DI UN VASO CINERARIO
CON RAPPRESENTANZE RELATIVE AI MISTERI DI ELEUSI.
Tav. I-V)
ToÀuav a.yayv.'fì zav tv/u. y.otv uri tj'/v.
Euripide, Ecuba v. 751.
I sepolcri dei servi e liberti della nobile gente Statilia.
non ha guari tornati in luce presso la porta Maggiore, non solo
arricchirono di belle e talora affettuose iscrizioni il campo già
tanto vasto della latina epigrafia1, ma ci restituirono eziandio
un prezioso monumento di arte figurata, il quale, grazie all'ami-
chevole cortesia del eh. comm. Fiorelli, ho l'onore di poter per
la prima pubblicare, e che do riprodotto nelle tav. I, II e III
del presente fascicolo. E mi riesce sommamente grato l'offerire
questo mio secondo lavoro alla Commissione archeologica co-
munale, come un tenue testimonio di riconoscenza verso quei
signori che la compongono; i quali con singolare gentilezza
e favore accolsero in questo loro pregiato Bullettino il mio primo
scritto intorno alla epigrafe dell'auriga Crescente. Il monumento
di cui prendo a ragionare è un bel vaso cinerario di marmo
greco2 — ora custodito in una delle sale attinenti al museo Kir-
cheriano — adornato nella sua superficie rotonda di sette figure in
rilievo, disposte in tre gruppi. Il coperchio, dello stesso marmo,
1 Brizio, Pillare e sepolcri scoperti siili'Esquilino dalla Compagnia Fondia-
ria Ilaliana nell'anno 1875. — Corpus Inscript. Lalin. VI p. 994 n. 6213-6640.
- Altezza m. 0,294; diametro massimo 0,320; altezza delle figure m. 0,220.
Allorquando venne scoperto conteneva ancora avanzi di ossa bruciate. Il nostro
disegno ne riproduce i rilievi alla metà dell'originale.
CON RAPPRESENTANZE RELATIVE AI MISTERI DI ELEUSI.
Tav. I-V)
ToÀuav a.yayv.'fì zav tv/u. y.otv uri tj'/v.
Euripide, Ecuba v. 751.
I sepolcri dei servi e liberti della nobile gente Statilia.
non ha guari tornati in luce presso la porta Maggiore, non solo
arricchirono di belle e talora affettuose iscrizioni il campo già
tanto vasto della latina epigrafia1, ma ci restituirono eziandio
un prezioso monumento di arte figurata, il quale, grazie all'ami-
chevole cortesia del eh. comm. Fiorelli, ho l'onore di poter per
la prima pubblicare, e che do riprodotto nelle tav. I, II e III
del presente fascicolo. E mi riesce sommamente grato l'offerire
questo mio secondo lavoro alla Commissione archeologica co-
munale, come un tenue testimonio di riconoscenza verso quei
signori che la compongono; i quali con singolare gentilezza
e favore accolsero in questo loro pregiato Bullettino il mio primo
scritto intorno alla epigrafe dell'auriga Crescente. Il monumento
di cui prendo a ragionare è un bel vaso cinerario di marmo
greco2 — ora custodito in una delle sale attinenti al museo Kir-
cheriano — adornato nella sua superficie rotonda di sette figure in
rilievo, disposte in tre gruppi. Il coperchio, dello stesso marmo,
1 Brizio, Pillare e sepolcri scoperti siili'Esquilino dalla Compagnia Fondia-
ria Ilaliana nell'anno 1875. — Corpus Inscript. Lalin. VI p. 994 n. 6213-6640.
- Altezza m. 0,294; diametro massimo 0,320; altezza delle figure m. 0,220.
Allorquando venne scoperto conteneva ancora avanzi di ossa bruciate. Il nostro
disegno ne riproduce i rilievi alla metà dell'originale.