DOI Heft:
Nr. 39 (1. Gennaro 1845)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9536#0032
{bull. ardi, nap. m. II pag. i34 ) ; ma non indaghe-
remmo tanto sottilmente, come fa 1' a., il significato di
ogni simbolo. Parleremo dello ìiteti anche di poi dando
conlodi altra memoria contenuta negli annali medesimi.
Quanto alla epigrafe AAKO^, avverto ch'essa è
tratta da un vaso della seconda collezione di Hamilton
I , 33 , sul quale Apollo è da quel nome indicato,
ed un Satiro, che suona la tibia, porta l'epigrafe MOA-
K02 , cangiata dal Miillcr in MOAFOS /landò.
§. 362 , 4, dal RaonURochétte in MOAFOS jour-
7ial des savarits 1826 p. 92 , e ritenuta dal eh.
dottor Jahn Vasenbilder pag. 20 dopo la illustra-
zione fattane dal dottissimo Welcker armai. i832
p. 390. Comunque sia , abbiamo veduto riprodotta
questa vascularia pittura nella élite (Ics man- cèra-
iiìorjr. t. Il tav. GXII, ove si legge MOAflOS.e la
voce AAKO^ è cangiala in/^EAIOS Ùrìkttis ? 0 Afe-
A;os, con una libertà non diversa da quella die lè a-
doltare a'eh. autori di quell'opera la voce AlAO%
in altro vaso Ilamilloniano ( vedi il II anno bull. arch.
nap. pag- 27). Per me sospetto dell'una e dell'al-
tra lezione. Per ciò che si attiene al satiro MoXffoS
richiamo la tradizione che facea MékrtOS figlio di Ter-
psicore ovvero di Melpomene, e di Lino figlio di Apollo
( Tzetz. in Ilesiod. epy. nzì r^J-tp. pag. 19): la quale
spiegherebbe il rapporto di lui con Apollo medesimo.
Dopo una memoria del sig. de Saidcy sopra una
iscrizione bilingue greco-fenicia, leggescne un'altra del
eh. sig. Ralhgeber sulla messe aurea y^pvio-y/ ^fèfós
che da Melapontini e da altri popoli fu come sacro
dono dedicala nel tempio delfico. Egli comincia col dar
nqtizia di duo medaglie metapontine del museo di Gotha,
che son le seguenti :
1. In area sin. inscr. META. Spica prominens. In
area ci. cicada. Circumcìrca ornamentimi Màebn-
clrium.
Spica incusa in area sin. Dclphinus incusus.
Circumcirea slriae incusae. Arg. 7.
2. In area d. inscr. META. Spica. Circumeirca
margariUtrum orbis.
tf. Caput bovinum incusum, ex adv. Circumcìrca
striarum orbis. Arg. 2 %
Crede l1 a. che la testa di toro fa allusione alla vittima
offerta ad Apollo.
Dopo aver riferiti i varii luoghi degli scrittori sul
Xpvoovv 6épos , da'quali risulta che questo mandavasi
a Delfo da' Metapontini , non che da' Mirini , e dagli
Apolloniati, passa a discutere intorno a ciò che bisogna
intendere per quella offerta. Crede il sig. Rathgeber che
fosse una immagine in oro di un campo di grano che
queste città inviavano a Delfo.
Egli richiama ad illustrazione di questa sua idea Io
scudo di Achille presso Omero , //. XVIII 5io segg. ,
che reputa di analogo lavoro , e crede, che il rapsodo
che scrisse quel canto, avea veduto ne'templi le offerte
che ^jèpt] /pus» si appellavano. Giudica poi V a. che
le monete di Metaponto ci diano la vera idea di ciò
in che propriamente consistessero quelle offerte ; che
contenendo una spica d1 orzo, e varii segni acecssorii ce
le pongon sott1 occhio.
Tesse dipoi un catalogo delle monete metapontine con
simboli annessi alla spica, colla testa di bue, col topo,
per cui richiama l'Apollo Smintio, coli'uccello (Mionnet,
n. 579), e qui osserva che in un esemplare del museo
di Gota di questa moneta coll'uccello in vece della lettera,
A leggesi ÀM, colla colomba, colla colomba che batte le
ali, colla cicala Tsrn£ sulla spica, ed in confronto richia-
ma la cicala che vedesi sul dorso del loro in medaglia
di Sihari (Eckh.^y/Z-tab.I n.9 p.8) ') ; ed a proposilo
di una medaglia descritta dal Mionnet n.582, osserva
che il tipo del dritto è di arcaico lavoro, mentre l'A-
pollo dafneforo del rovescio è di epoca dell' arte per-
fetta ; crede quindi che per lo primo tipo della spica
i Melapontini si servirono di un conio antichissimo.
(l:a continuazione ne'prossimi numeri). G.^SIinervini.
(1) 0 piuttosto locusta: vedesi questa bellissima medaglia ri-
prodotta dal sig- Fioretti monete ined. dell'hai, antica tav. li
n. 12 pag. 14.
Stamperia TRA WATER — Prezzo di ogni Joqlio di stampa, gr. 6 ', di ogni tavola in rame qr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n.° 26', il sig. Mori salita studii n.° 27. il sig. Raffaele Baroi.e.
strada studii n.° 20 , ed il sig. Raffaele Rondinelli largo S. Ferdinando 11. 3.
remmo tanto sottilmente, come fa 1' a., il significato di
ogni simbolo. Parleremo dello ìiteti anche di poi dando
conlodi altra memoria contenuta negli annali medesimi.
Quanto alla epigrafe AAKO^, avverto ch'essa è
tratta da un vaso della seconda collezione di Hamilton
I , 33 , sul quale Apollo è da quel nome indicato,
ed un Satiro, che suona la tibia, porta l'epigrafe MOA-
K02 , cangiata dal Miillcr in MOAFOS /landò.
§. 362 , 4, dal RaonURochétte in MOAFOS jour-
7ial des savarits 1826 p. 92 , e ritenuta dal eh.
dottor Jahn Vasenbilder pag. 20 dopo la illustra-
zione fattane dal dottissimo Welcker armai. i832
p. 390. Comunque sia , abbiamo veduto riprodotta
questa vascularia pittura nella élite (Ics man- cèra-
iiìorjr. t. Il tav. GXII, ove si legge MOAflOS.e la
voce AAKO^ è cangiala in/^EAIOS Ùrìkttis ? 0 Afe-
A;os, con una libertà non diversa da quella die lè a-
doltare a'eh. autori di quell'opera la voce AlAO%
in altro vaso Ilamilloniano ( vedi il II anno bull. arch.
nap. pag- 27). Per me sospetto dell'una e dell'al-
tra lezione. Per ciò che si attiene al satiro MoXffoS
richiamo la tradizione che facea MékrtOS figlio di Ter-
psicore ovvero di Melpomene, e di Lino figlio di Apollo
( Tzetz. in Ilesiod. epy. nzì r^J-tp. pag. 19): la quale
spiegherebbe il rapporto di lui con Apollo medesimo.
Dopo una memoria del sig. de Saidcy sopra una
iscrizione bilingue greco-fenicia, leggescne un'altra del
eh. sig. Ralhgeber sulla messe aurea y^pvio-y/ ^fèfós
che da Melapontini e da altri popoli fu come sacro
dono dedicala nel tempio delfico. Egli comincia col dar
nqtizia di duo medaglie metapontine del museo di Gotha,
che son le seguenti :
1. In area sin. inscr. META. Spica prominens. In
area ci. cicada. Circumcìrca ornamentimi Màebn-
clrium.
Spica incusa in area sin. Dclphinus incusus.
Circumcirea slriae incusae. Arg. 7.
2. In area d. inscr. META. Spica. Circumeirca
margariUtrum orbis.
tf. Caput bovinum incusum, ex adv. Circumcìrca
striarum orbis. Arg. 2 %
Crede l1 a. che la testa di toro fa allusione alla vittima
offerta ad Apollo.
Dopo aver riferiti i varii luoghi degli scrittori sul
Xpvoovv 6épos , da'quali risulta che questo mandavasi
a Delfo da' Metapontini , non che da' Mirini , e dagli
Apolloniati, passa a discutere intorno a ciò che bisogna
intendere per quella offerta. Crede il sig. Rathgeber che
fosse una immagine in oro di un campo di grano che
queste città inviavano a Delfo.
Egli richiama ad illustrazione di questa sua idea Io
scudo di Achille presso Omero , //. XVIII 5io segg. ,
che reputa di analogo lavoro , e crede, che il rapsodo
che scrisse quel canto, avea veduto ne'templi le offerte
che ^jèpt] /pus» si appellavano. Giudica poi V a. che
le monete di Metaponto ci diano la vera idea di ciò
in che propriamente consistessero quelle offerte ; che
contenendo una spica d1 orzo, e varii segni acecssorii ce
le pongon sott1 occhio.
Tesse dipoi un catalogo delle monete metapontine con
simboli annessi alla spica, colla testa di bue, col topo,
per cui richiama l'Apollo Smintio, coli'uccello (Mionnet,
n. 579), e qui osserva che in un esemplare del museo
di Gota di questa moneta coll'uccello in vece della lettera,
A leggesi ÀM, colla colomba, colla colomba che batte le
ali, colla cicala Tsrn£ sulla spica, ed in confronto richia-
ma la cicala che vedesi sul dorso del loro in medaglia
di Sihari (Eckh.^y/Z-tab.I n.9 p.8) ') ; ed a proposilo
di una medaglia descritta dal Mionnet n.582, osserva
che il tipo del dritto è di arcaico lavoro, mentre l'A-
pollo dafneforo del rovescio è di epoca dell' arte per-
fetta ; crede quindi che per lo primo tipo della spica
i Melapontini si servirono di un conio antichissimo.
(l:a continuazione ne'prossimi numeri). G.^SIinervini.
(1) 0 piuttosto locusta: vedesi questa bellissima medaglia ri-
prodotta dal sig- Fioretti monete ined. dell'hai, antica tav. li
n. 12 pag. 14.
Stamperia TRA WATER — Prezzo di ogni Joqlio di stampa, gr. 6 ', di ogni tavola in rame qr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n.° 26', il sig. Mori salita studii n.° 27. il sig. Raffaele Baroi.e.
strada studii n.° 20 , ed il sig. Raffaele Rondinelli largo S. Ferdinando 11. 3.