Bullettino archeologico Napoletano (3.1844-1845)

che altra memoria se n è ultimamente incontrata in nn
vaso di cui si dà un cenno nel bullett. dell' ist. arch.
i845 pag- ^7. In quanto poi all' allusione del nome
Taleides colla rappresentazione degli nomini che pesa-
no, riconosciuta dal eh. Cavedoni bull. arch. nap. an.
II pag. 5i e poi da me, ivi pag. i5o n. 3, può citarsi
un' altro vaso ove il nome del fabbricante HEPMAI-
02; trova un1 allusione nella figura di un Hermes :
vedi il bullett. dell'1 istit. i84<2 p. 167, ed il nostro
autore pag. J±6.

L' Evonymios è inleso dal eh. a. per lo slesso Eu'
thymides che frequentemente^comparve ne' vasi volcenti.

In seguito Fa. si ferma a provare che in Adria
eravi un deposito di vasi greci , che si spargevano
nella Italia , e ne addita varie pruove. Osserva tra l'al-
tro che molti vasi in Adria si ritrovarono di fabbrica si-
ciliana; e ne trae che ciò concorda coi fatto della colonia
siracusana stabilita in Adria, su di che veggansi pure
le cose notate dal cav. Avellino in questo bulleUino
anno III pag. g'5.

Dopo queste preliminari osservazioni comincia il eh.
a. il catalogo per ordine alfabetico de'nomi degli ar-
tisti che ascendono al numero di 65 tra fabbricanti e
disegnatori , de'quali oltre quelli di cui già facemmo
di sopra menzione pochissimi appartengono a queste
nostre regioni , e di essi favelleremo qui appresso;

Chariton XAPI011N nome di vasajo inciso con una
punta sul piede di un vaso di Gherardo de' Rossi
(Milling. vas. de Cogli, pi. XI, vedi Lauus in Visconti
op. var. t. IV p. 587 n. 1). Osserva il sig. R. R.
che malamente il Sillig (cai. v. art. h. v. p. 1^7) Io
mette come pittore.

Midias nome di un fabbricante di vasi scoverto
dal eh. Gerhard sul vaso dell' antica collezione di Ha-
milton (d'Hankarville anliq. èlrusq. \. II p. 127-iDo;
Maisonneuve pi. Ili) , la cui principal rappresentazione
è il ratto delle Leucippidi. Il sig. R. R. osserva che
proviene da manifattura siciliana forse di Agrigento,

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e richiama la somiglianza con la fabbrica attica : os-
serva pure che il nome è attico , come la paleogra-
fica circostanza de' punti che dividono le parole MEI-
AIA2 : EII0IH2EN.

sopra vasi agrigentini, di Vulci
e di Ceri ; il che pruova secondo 1' a. che se ne es-
portavano dalla Elruria nella Sicilia.

Python nome trovato in vaso di Vulci seguito da
EOOIE^EN , ed in altro vaso di fabbrica lucana
di stile di decadenza come disegnatore con EITTA^E
noav. annaL t. I pi. X et B. Il eh. a. inclina a cre-
dere che si tratti di due artisti differenti , idea che
da lui stesso fu espressa nel journ. des sav. 1836 p.
585-586.

Sul proposito de' vasi di Sosia I' a. avverte eh' egli
altra volta li credeva di sicula provenienza , ma ora
da questo suo sentimento si allontana.

Dopo questo minuto catalogo, fa il sig. R.Rochette
alcune particolari considerazioni. Osserva che quando
segue il veivo sipti EMI ad nn genitivo , esprime
quel nome il possessore non già 1' artista, e cita la
epigrafe KAP0N02EMI di un vaso di Carelli ,
paragonando simili espressioni al Kr^nso^Gòvuos i\
xuAt£ , ed al vaso di Eboli AI0NY2IOT A AA-
XT0O2 TOT MATAAOT, su' quali son por da
veder le cose notate in questo bulletlino anno II pag.62
a proposito dell' esempio anologo che ne dà l'epigrafe
della lekythos di Tataia ivi pubblicata. Veggasi pure
Ussing de nom. vas. ^r. pag.72.

Ricorda ancora 1' a. una medaglia di Segesta ove il
Torremuzza auctar. II tav. V lesse SEFESTAX I-
BAMI, in cai la. riconosce doricamente AMI per EMI,
e ne fa sapere che in un altro esemplare della sua
collezione leggesi chiaramente EMI: rimangono enig-
matiche le lettere XlB, che sembrano a lui una par-
ticola^ terminazione della parola SETESTAIQN.

La continuazione ne1 seguenti numeri.

Giulio Minervini.

Stamperia TRAMATER — Prezzo di ogni foglio di stampa gr. 6; di ogni tavola in rame gtr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n." 26, il sig. Mori salita studii n.° 2j, il sig. Raffaele barone
strada studii n° 20, ed il sig. Raffaele Rondinelli largo $, Ferdinando n. 3.