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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.

N.°XLIfI (8 dell'anno IH) — i Aprile i845.

Gli articoli,che non hanno alcuna sottoscrizione, sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.

Osservazioni del &ig. ab. D. Celestino Cavedoni sopra alcuni de" monumenti pubblicati o descritti ed illustrali
fieli' anno II di onesto ballettino — Bibliografia. Le antichità dell agro p al mense,

ricerche di Nemesio Ricci.

Osservazioni del sig. ab. D. Celestino Cavedoni sopra
alcuni de' monumenti pubblicati o descritti ed
illustrali ne II anno li di questo ballettino.

Sarcofago di Protesilao e Laodamia (p.4>5). Ini-
portante si è l'avvertenza del eh. Minervini, che nella
figura sostenente Laodamia svenuta riconobbe linea-
menti senili , e quindi la persona della nutrice , o
fors' anche della madre di lei (Ovid. Heroil. XIII ,
26). Il panno , che le copre il capo , proprio delle
donne avanzate in età , pare si dicesse KaXuirrpflc ,
rica (cf. Muller, handb. § 34o : Grill , sepolcro Ar-
goli, p. 4-5). L'altra donna che porta la lance piena
di frutti, ha un bastoncello, che forse sarà un pedo
rusticale , anzi che un tirso, avendosi il riscontro di
una figura alata con pedo nella destra e lance di
frutti nella sinistra (pili. Ercol. tom. I, tav. 10 ; cf.
tom. V, tav.iS). Assai mi consola il vedere come il
eh. Avellino (p.i4-7) riconosce anch'egli l ombra di
Protesilao che apparisce a Laodamia giacente in
letto , in una controversa rappresentazione sì frequente
in urne etrusche, ove altri volle ravvisare la morte di
Alcesti oppure un semplice congedo estremo (v. annali
dellinstiXÌV, p.^o: XV, p.212: cf. Indie.del mus.
del Calato p. 20 ; bullett. dell inst. i843, p.iy4)-

Statuetta di Mercurio (p.121, (4/)- Nel dare rag-
guaglio di due altre simili statuette di Mercurio [bull,
dell inst. 183 5, p. i3) io proposi l'opinione, che la
lucertola si attribuisca a Mercurio siccome a nume tu-
telare del sonno , de1 sogni , e della divinazione. La
mia opinione fu poscia impugnata dal eh. Mainardi,
che vi ravvisa lo stellio posto come simbolo di calli-
dità e di fraudulenza {bull, dell inst. i84l, P.i3'7):

ANNO HI.

ma la fraude dello slellionato è sì brutta, che non par
verisimile si attribuisse all'astuto figliuolo di Maia, che
piacevasi anzi di furti giocosi (llorat. I, Od. 10) '). Se
dovessi rinunciare totalmente alla mia prima opinione,
mi appiglierei piuttosto a quella che considera la lu-
certola come simbolo di Mercurio chthonios. L'avviso
del eh. Minervini , che tiene il cane di Mercurio co-
me attributo di nume pastorale , si converte in cer-
tezza pel riscontro dell'inno Omerico (in Mercur. oyo)
ove Apollo concede al neonato figlio di Maia il pre-
sedere y.xl wgì v.y.l urfXojsj. L'avvertenza del eh.
Avellino , che pensa anche a Mercurio cynocephalos,
ha il suo riscontro in una moneta Alessandrina di An-
tonino Pio con un bel cynocephaloì sedente appiè
di Mercurio {Mus. P. di Bologna).

Aslrajaliziisa di Tindori (p. 1^2.). Essa richiama
alla mente anche la graziosissima mossa della giovi-
netta Arne in atto di giuocare agli astragali, in mo-
neta di Cierium di Tessaglia (Millingen, anc. coins,
pi. Ili, 12, i3). Il giuoco degli astragali, che per lo
più erano di agnelli, apyóav (v. questo bullett. an.H,
p. io|), oltre essere proprio della innocente età no-
vella , potrebbe anche alludere al nome della ninfa
"Àpvo , da cui Cierio da prima nomossi Arne.

Denario della lega Italica (p. 20). Il riscontro
delle monete della famiglia Aurelia con astro appo-
sto alla testa di Vulcano non fa prova concludente;
poiché quella rara moneta di bronzo (Morelli, in Au-
rei, n. IV) , omessa dal eh. Riccio , ha tutte le ap-
parenze di essere un' oncia, in cui il valore siasi se-
gnato con una stella posta in vece del solito globulo,
siccome si osserva fatto anche in monete di Capua e

1) Vedi sopra p. I2; i3 (noia dell' edit.).

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