Bullettino archeologico Napoletano (3.1844-1845)

BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.

N.° XLVH (12 dell anno III) — i Giugno i&£5.

Gli articoli, che non hanno alcuna sotto scrizione, sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.

Novella necropoli di Pompei (continuazione e Jine) — Brevi osservazioni sopra un frammento di
tessera ospitale, di bronzo — Descrizione di alcuni vasi dipinti della collezione Jatta
in Napoli (continuazione) — Iscrizioni latine sepolcrali recentemente scoverte —-
Bibliografia. Micali, monumenti inediti ad illustrazione della storia

degli antichi popoli italiani.

Novella necropoli di Pompei: continuazione e fine
deW articolo inserito nel numero precedente.

L' ultimo gruppo verso destra mostra tra lor combat-
tenti due figure entrambe armate di galee crislate chiu-
se da visiere, e con alcuni ornamenti tracciati su di esse.
Hanno anche entrambe nudo il petto ed il dorso col
gonnellino sostenuto dal cinto , e rilevato a1 fianchi , ed
il destro braccio armato de'soliti cerchi. L'una tra esse
col sinistro braccio tenendo un piccolo scudo ellittico , è
co'.la destra in atto d'immergere il pugnale nel corpo
dell' avversario, il quale lo ha già nella maggior parie
ricevuto sotto la destra mammella. Questo vincitore ha
le due gambe difese da anelli, e le cosce da forti ocree,
nudi i piedi : il vinto mostra aver nude le cosce} le
gambe ed i piedi , con sole alcune piccole ocree , se
pur possono così chiamarsi , che ne cingono la infe-
rior parte della gamba, e sulle quali mostransi pure al-
cuni ornali. Tiene esso la sua destra mano distesa col
pugnale, il cui colpo mostrasi fallilo, e la sinistra piegata
e ritirala in atto espressivo e che indica il dolore della ri-
portata ferita e la contrazione che ne risentono le sue
membra.

La terza ed ultima zona rappresenta una caccia. Ve-
desi cominciando dalla sinistra in primo luogo un qua-
drupede , che sembra aver le forme del capriuolo o del
daino , e che correndo a sinistra volgesi in dietro a mi-
rare un cane, che salito sul suo dorso è in atto di mor-
derlo.Segue il gruppo di un toro corrente a sinistra con
coda inarcata, e che stramazza a terra co'piedi ante-
riori ferito sulla lesta da grosso palo o clava con larga

ANNO III.

estremità con cui lo colpisce una figura vestita di tuni-
ca con maniche , e che ha le cosce e le gambe cinte
da1 soliti anelli sino alle scarpe , tenendo con ambe Io
mani quell' islrumenlo di morte. Dietro questa figura
comparisce sporgente dal suolo un nodoso tronco d1 al-
bero. Segue simile figura con tunica a mezze maniche ,
ed anelli come la precedente , la quale volta a destra
e tenendo con ambe le mani un venabolo puntuto , è
in alto di presentarlo alla aperta bocca di un cinghiale
che correndo verso lei si dirige. Questo gruppo che
spesso , come si sa , si ripete nelle scene di caccia , ri-
corda quelle parole di Marziale , che dicea appunto de'
venabula (lib. XIV ep. 3o) ;

Excipient apros, expeclabunlque leones ,
Intrabunl ursos, sit molo firma manus.

Segue altro daino , o capriuolo , come sembra , cor-
rente a destra , altro furioso loro a sinistra, e che volge
indietro la testa , ed un cinghiale volto anche a sini-
stra , ma già addenlato dal cane che è montato sul suo
dorso. In ultimo luogo lo scultore , per evitar forse »l
rimprovero che nelle greche favole fassi all' uomo da'
quadrupedi (Gabr. fab. i) , mostra pure un uomo ca-
duto vittima di un orso che è in atto di divorarlo,
mentre altra vicina persona porta la mano alla testa in
alto di duolo (vedi sopra anno II pag. 5i, e i5o) , ed
altra persona volgesi spaventata tenendo un rotolo nella
destra verso una porta sulla quale è una larga tabella
rettangolare , come per contenere una iscrizione.

Delle tre descritte zone più ampia è la media : la
più angusta in altezza è X inferiore. E pur notevole
che la cornice del lato a sinistra di chi guarda il aio-

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