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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
il paragrafo del Vacca: « Mi ricordo vedervi cavare (in piazza
« di Pietra, detta dei preti dal Palladio) e vi furono trovati
« piedistalli con trofei e provincie prigioni di mezzo rilievo »
(Mem. 22). I piedistalli, secondo l'Aldovrandi (Mem. 20) erano
quattro : e furono acquistati insieme ai trofei del cardinale
Farnese. Ora, nel museo nazionale di Napoli, ove passarono i
marmi farnesiani, non vi sono che tre sole provincie, e due
trofei (Canina, Etrurìa maritt. tav. Ili, fig. 12-14). Non so che
cosa intenda dire il Vacca, aggiungendo « ed al presente » cioè
negli ultimi anni del secolo XVI << vi sono tornati a cavare, e
ne trovano degli altri » a meno che le sculture non fossero
abbandonate sotterra. Certo ora non esistono.
Sotto il pontificato di Innocenzo X (1644-55) furono tro-
vati altri rilievi « nel farsi il condotto della fontana di piazza
« Navona: come anche ne furono trovati degli altri nel demo-
« lirsi una chiesa perchè rendeva angusto il luogo » (Bartoli,
Mem. 78). La chiesa demolita è certamente quella di s. Stefano,
intorno ai fondamenti della quale sono avvenute le nostre re-
centi scoperte. Ma sieno o no stati veduti i marmi da noi ricu-
perati, egli è certo che due sole provincie furono cavate da
papa Pamfili, e son quelle capitoline (Canina. Etrur. mariti.
tav. IH, fig. 8, 9).
Gli scavi di Innocenzo X furono continuati sotto il suo
successore. « In piazza di Pietra.......nelli principii delli fonda-
« menti più bassi........... furono trovati marmi smisurati del
« tempio....... gran parte delli quali rappresentavano....... Pro-
« vincie.......parte delle quali furono trovate in tempo di Paolo III,
« parte........furono scoperte di fianco al portico della Kotonda.....
« e le altre ne' tempi di Alessandro VII » (Bartoli, Mem. 115).
« Alessandro VII facendo gittar via alcune case....... fu trovato
« nei fianchi del portico, qual chiudevano tra una colonna e
« l'altra delle medesime Provincie (Id. Mem. 73). A me sembra
evidente che il Bartoli abbia errato nel mentovare il portico
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
il paragrafo del Vacca: « Mi ricordo vedervi cavare (in piazza
« di Pietra, detta dei preti dal Palladio) e vi furono trovati
« piedistalli con trofei e provincie prigioni di mezzo rilievo »
(Mem. 22). I piedistalli, secondo l'Aldovrandi (Mem. 20) erano
quattro : e furono acquistati insieme ai trofei del cardinale
Farnese. Ora, nel museo nazionale di Napoli, ove passarono i
marmi farnesiani, non vi sono che tre sole provincie, e due
trofei (Canina, Etrurìa maritt. tav. Ili, fig. 12-14). Non so che
cosa intenda dire il Vacca, aggiungendo « ed al presente » cioè
negli ultimi anni del secolo XVI << vi sono tornati a cavare, e
ne trovano degli altri » a meno che le sculture non fossero
abbandonate sotterra. Certo ora non esistono.
Sotto il pontificato di Innocenzo X (1644-55) furono tro-
vati altri rilievi « nel farsi il condotto della fontana di piazza
« Navona: come anche ne furono trovati degli altri nel demo-
« lirsi una chiesa perchè rendeva angusto il luogo » (Bartoli,
Mem. 78). La chiesa demolita è certamente quella di s. Stefano,
intorno ai fondamenti della quale sono avvenute le nostre re-
centi scoperte. Ma sieno o no stati veduti i marmi da noi ricu-
perati, egli è certo che due sole provincie furono cavate da
papa Pamfili, e son quelle capitoline (Canina. Etrur. mariti.
tav. IH, fig. 8, 9).
Gli scavi di Innocenzo X furono continuati sotto il suo
successore. « In piazza di Pietra.......nelli principii delli fonda-
« menti più bassi........... furono trovati marmi smisurati del
« tempio....... gran parte delli quali rappresentavano....... Pro-
« vincie.......parte delle quali furono trovate in tempo di Paolo III,
« parte........furono scoperte di fianco al portico della Kotonda.....
« e le altre ne' tempi di Alessandro VII » (Bartoli, Mem. 115).
« Alessandro VII facendo gittar via alcune case....... fu trovato
« nei fianchi del portico, qual chiudevano tra una colonna e
« l'altra delle medesime Provincie (Id. Mem. 73). A me sembra
evidente che il Bartoli abbia errato nel mentovare il portico