ARCHEOLOGICA COMUNALE
61
il Laterano, ove fu veduta dal eh. comm. de Eossi. Eccone il
tenore :
D • M
TEEPELENIA
TEETYLLINA
DIONYSIO-Q-V-A
IIII-M-IX-ALVM
NO•B• M • E
Il sarcofago, di piccola dimensione e quale conviene appunto
ad un fanciullo, ha tutta la fronte scolpita a bassorilievo con
scene d'animali, fra' quali veggonsi pantere, arieti e cervi. Due
geni alati sostengono il clipeo, nel quale l'iscrizione è incisa
a buoni caratteri, forse della prima metà del secolo terzo.
Il gentilizio Trepelenìus, Trepelenia credo che sia nuovo
nell'epigrafìa: almeno non ne ho trovato alcun esempio. In quanto
al cognome Tertyllina, esso è certamente comune nella gemella
forma di Tertullina: ma con la greca lettera Y un solo esempio
ne conosco nelT iscrizione TITIAE TEETYLLINAE etc. pubbli-
cata dal eh. Mommsen tra quelle di Padova (C. 1. L. V, 3050).
L'illustre editore accenna la probabilità che quella lapide sia
d'origine romana; ma non avendola veduta la riproduce da an-
tichi codici e libri, i quali la pongono prima in Padova, poscia
in Venezia1. Essa peraltro esiste tuttora in Pietroburgo: è scol-
pita sopra una piccola urna assai facilmente proveniente da
Eoma ed è stata data dall'Hand (lnscr. Lai. p. 11).
1 Furlanetto, Iscr. Padov. p. 339 n. 402: Grut. 891.4, od altri.
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il Laterano, ove fu veduta dal eh. comm. de Eossi. Eccone il
tenore :
D • M
TEEPELENIA
TEETYLLINA
DIONYSIO-Q-V-A
IIII-M-IX-ALVM
NO•B• M • E
Il sarcofago, di piccola dimensione e quale conviene appunto
ad un fanciullo, ha tutta la fronte scolpita a bassorilievo con
scene d'animali, fra' quali veggonsi pantere, arieti e cervi. Due
geni alati sostengono il clipeo, nel quale l'iscrizione è incisa
a buoni caratteri, forse della prima metà del secolo terzo.
Il gentilizio Trepelenìus, Trepelenia credo che sia nuovo
nell'epigrafìa: almeno non ne ho trovato alcun esempio. In quanto
al cognome Tertyllina, esso è certamente comune nella gemella
forma di Tertullina: ma con la greca lettera Y un solo esempio
ne conosco nelT iscrizione TITIAE TEETYLLINAE etc. pubbli-
cata dal eh. Mommsen tra quelle di Padova (C. 1. L. V, 3050).
L'illustre editore accenna la probabilità che quella lapide sia
d'origine romana; ma non avendola veduta la riproduce da an-
tichi codici e libri, i quali la pongono prima in Padova, poscia
in Venezia1. Essa peraltro esiste tuttora in Pietroburgo: è scol-
pita sopra una piccola urna assai facilmente proveniente da
Eoma ed è stata data dall'Hand (lnscr. Lai. p. 11).
1 Furlanetto, Iscr. Padov. p. 339 n. 402: Grut. 891.4, od altri.