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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Supplementi al volume VI del Corpus Inscriptionum Latinarum, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0113

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ARCHEOLOGICA COMUNALE 108

Sono stati in seguito ritrovati avanzi delle due celle vinarie.
Nel piano inferiore rimangono vastissime cripte, che le acque
di filtrazione riempiono oggi fino alla chiave delle volte. Nel
piano terreno si veggono in piedi due file parallele di colonne
doriche di travertino, poggiate sovra dadi lisci, le quali circon-
dano un cortile assai più lungo che largo. Dinnanzi alle due
ali del portico corre un canalone di travertino, destinato a rac-
cogliere lo stillicidio del tetto. Il luogo non è stato ancora
esplorato per intero (cf. Fiorelli, Notizie febbraio 1878, p. 66).

Si conoscono molti altri di questi fondachi di vino del-
l'antica città, la CELLA NIGrBIJSTIANA (Bull, munic. IV, p. 47)
la GrBOESIANA {Corpus VI, 706), la BINABA (Creili, 2867 —
leg. vinaria) ecc. come pure un numero assai considerevole di
Celiarli, ai quali aggiungeremo il VALEEIVS CELLABIVS che
graffi il proprio nome nella parete sinistra dello stanzino ter-
reno dell'esseclra, nello stadio palatino.

VI. Militari.

22. Frammento di lastra, trovato il giorno 6 febbraio presso
la chiesa di s. Eusebio airEsquilino.

I)

AVEEI
NAT • T
XXX • VI
THOP
CAEIVS
BEN • M

Sembra appartenere ad un equite singolare.
 
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