AKCHEOL OG1CA COMUNALE
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ed in atto umile e compunto sorregge con la destra per le
zampe di dietro un porchette, le cui zampe anteriori si appog-
giano su di un ceppo, o veramente su di una pietra rotonda.
Nella sinistra tiene due pani {liba), di quelli forse che si ado-
peravano ne1 sagrifici ; le gambe e i piedi rimangono intera-
mente scoperti. Incontro a lui sta un sacerdote, vestito di dop-
pia e lunga tunica con maniche, fimbriata allav sua estremità,
sopra la quale porta una sopravveste fornita di corte mani-
che, stretta intorno ai lombi da un drappo ravvolto, che si
annoda dietro, lasciandone il lembo pendente. È barbato, ed ha i
capelli acconciati in modo da formare il xpafivXcg; con la sinistra
regge un piattello {lanx) che sembrami contenere alcune teste
di papavero, fiore sacro a Cerere, e adoperato nelle feste eleu-
sinie; mentre con la destra versa da un vaso, che tiene per l'ansa,
l'acqua lustrale sul sottostante porchette I piedi sono calzati
di crepidae, e tutta la sua persona ha un non so che di serio e
di grave, che ben si addice alla dignità del suo ministero. — Que-
sto medesimo sacerdote incontriamo, in unione con la figura
velata e seduta del gruppo seguente ', in un bassorilievo del
Museo Borbonico2, ed in uno dei Monumenti Inediti del Winkel-
mann3; nel primo dei quali peraltro egli versa il contenuto
del vaso su di un'ara accesa; mentre nel secondo la rottura del
marmo impedisce di vedere qual fosse V oggetto speciale della
lustrazione. In alcuno dei due non si può distinguere ciò che vi
sia nel piattello. L'intero gruppo da noi descritto ci occorre poi
su di un rilievo del museo di Torino divulgato dal Maffei \ La
spiegazione di questo primo gruppo non offre certamente grande
1 Tav. II e HI.
2 Voi. V tav. XXIII.
3 Voi. II tav. 104. Se ne veda la riproduzione eli ambidue alla tav. IV
e V n. 2 e n. 4, di questo fascicolo.
h Min. Yeron. tav. CCXI n. 3: se ne vegga la riproduzione alla tav. IV
e V n. 9.
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ed in atto umile e compunto sorregge con la destra per le
zampe di dietro un porchette, le cui zampe anteriori si appog-
giano su di un ceppo, o veramente su di una pietra rotonda.
Nella sinistra tiene due pani {liba), di quelli forse che si ado-
peravano ne1 sagrifici ; le gambe e i piedi rimangono intera-
mente scoperti. Incontro a lui sta un sacerdote, vestito di dop-
pia e lunga tunica con maniche, fimbriata allav sua estremità,
sopra la quale porta una sopravveste fornita di corte mani-
che, stretta intorno ai lombi da un drappo ravvolto, che si
annoda dietro, lasciandone il lembo pendente. È barbato, ed ha i
capelli acconciati in modo da formare il xpafivXcg; con la sinistra
regge un piattello {lanx) che sembrami contenere alcune teste
di papavero, fiore sacro a Cerere, e adoperato nelle feste eleu-
sinie; mentre con la destra versa da un vaso, che tiene per l'ansa,
l'acqua lustrale sul sottostante porchette I piedi sono calzati
di crepidae, e tutta la sua persona ha un non so che di serio e
di grave, che ben si addice alla dignità del suo ministero. — Que-
sto medesimo sacerdote incontriamo, in unione con la figura
velata e seduta del gruppo seguente ', in un bassorilievo del
Museo Borbonico2, ed in uno dei Monumenti Inediti del Winkel-
mann3; nel primo dei quali peraltro egli versa il contenuto
del vaso su di un'ara accesa; mentre nel secondo la rottura del
marmo impedisce di vedere qual fosse V oggetto speciale della
lustrazione. In alcuno dei due non si può distinguere ciò che vi
sia nel piattello. L'intero gruppo da noi descritto ci occorre poi
su di un rilievo del museo di Torino divulgato dal Maffei \ La
spiegazione di questo primo gruppo non offre certamente grande
1 Tav. II e HI.
2 Voi. V tav. XXIII.
3 Voi. II tav. 104. Se ne veda la riproduzione eli ambidue alla tav. IV
e V n. 2 e n. 4, di questo fascicolo.
h Min. Yeron. tav. CCXI n. 3: se ne vegga la riproduzione alla tav. IV
e V n. 9.