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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Caetani-Lovatelli, Ersilia: Di un vaso cinerario con rappresentanze relative ai misteri di Eleusi
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0018
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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE

mitico eroe, sia quella di Ercole, o di Teseo, ovver di Tritto-
lemo. Ai due primi ben si converrebbe la pelle leonina, che
porta il mista del primo gruppo. e che poi vedesi distesa
sul sedile della figura velata; come pure la clava che ha nella
mano il giovane del terzo gruppo. Questi tre personaggi, come
si sa dal mito, furono iniziati nei sacri misteri di Eleusi, e
però ognuno di loro potrebbe esser bene adatto a rappresentare
il prototipo di un iniziato. Ma cotesta è una quistione di somma
difficoltà a trattare, che io non pretendo di sciogliere, e che lascio
di buon grado a coloro, che maestri nelle discipline dell'arte
figurata, possono con una certa sicurezza affrontare gli ardui
suoi problemi.

In ogni modo, un siffatto argomento è uno de'più belli e
de' più nobili, appartenendo esso a queir ordine d'idee che
furono e saranno sempre il conforto delle anime elette. I mi-
steri dell' Attica sotto il simbolo del grano insegnavano il
sublime dogma dell'immortalità dell'anima; e le divinità che
in essi adoravansi, erano propizie e benevole ai defunti. I quali
in Atene venivano eletti Avjuvjt/jejo* *, ed in Attica eravi fin
da antico tempo l'uso di ornare di grano i sepolcri \ L'ascen-
sione avesse, e la discesa y.c&o<ìqì di Proserpina, erano pure
simbolo d'immortalità, e per questa ragione vedesi di frequente
sui funebri monumenti figurato il ratto di essa. Non crederei
dunque che a caso sia stata scelta la nostra rappresentanza:
essendo del resto cosa ormai provata, come quelle eziandio
che vedonsi sui sarcofagi, non fossero poste arbitrariamente, ma
bensì scelte secondo portava la destinazione di quegli stessi
monumenti3. E nessun'altra in vero potrebbe meglio convenire

1 Preller, Griech. Mylìiol. I. p. 643, 3e Aufl.

2 Preller, Demeter. u. Perseph. 199 f. 219 f. cf. Anthol. Pai. 7, 209.

3 Gerhard, Beschr. d. Stadi Rom. I. 319, 320. Il Gerhard peraltro va
troppo innanzi in questa opinione. Si vegga ciò che ne dice il Jahn, Arch.
Beitr. p. 192.
 
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