31 BUIiDEJDTJNO DELLA COMMISSIONE
Il nome proprio Sellini significa la volpe, in arabo i_jSjÙ
e SaaM«u-5«B«ìiH il Dio soie ha dato. Ma il pregio di questa
iscrizione nasce dalla menzione della divinità ricordata nella
terza linea. Noi aveamo sinora trovato un solo esempio di
» v ^zJ^J( J Jusato come nome divino 3
ed è ivi spiegato ►K-]' Istai- kakkabi
cioè Jslar della stella, la dea Istar nel suo aspetto di stella.
In ogni altro luogo questa espressione è assolutamente e pura-
mente astronomica, e designa il pianeta Venere, anche senza
esser preceduta dal determinativo di stella ££Z^f^—J o da
quello di pianeta <^ ^ ^ ; si ha di ciò un chiarissimo esem-
pio nella gran tavola dei movimenti di quest'astro (W. A. I, III, 63).
Ciò corrisponde d'altro lato esattamente alla significazione ori
ginaria di questo composto ideografico, che deriva da una appel-
lazione accadica MIN-SSI-ANNA. la Signora del rosseggiar del
cielo \ cioè la stella che si mostra brillante fra il rosseggiare
del cielo, a causa del sole che sorge o che tramonta.
Abbiamo qui pertanto non più il culto d'una delle grandi
divinità del pantheon assiro-babilonese, a cui appartiene fra i
molti suoi attributi ancora la funzione di presiedere un de' pia-
neti, ma - fatto di gran lunga più raro - l'adorazione diretta dello
stesso pianeta, nella sua natura siderea. Io per me non cono-
sco alcun esempio analogo, uè posso recarne confronto, tranne
un frammento di un inno bilingue accadico con versione inter-
lineare assira indirizzato al pianeta Mercurio sotto il suo nome
astronomico '*.
1 Si possono paragonare alla voce araba ^jVjJjfc'j le voci ebraiche
ÌZ,,2 7yi^ nome di luogo, e i^hyiD nome proprio di uomo.
2 W. A. I. IL 59. 1. 20 e,f.
* Si vegga il detto da me nel Journal asiatique agosto settembre 1877
p. 123.
' W. A. I. IV. 27, 4.
Il nome proprio Sellini significa la volpe, in arabo i_jSjÙ
e SaaM«u-5«B«ìiH il Dio soie ha dato. Ma il pregio di questa
iscrizione nasce dalla menzione della divinità ricordata nella
terza linea. Noi aveamo sinora trovato un solo esempio di
» v ^zJ^J( J Jusato come nome divino 3
ed è ivi spiegato ►K-]' Istai- kakkabi
cioè Jslar della stella, la dea Istar nel suo aspetto di stella.
In ogni altro luogo questa espressione è assolutamente e pura-
mente astronomica, e designa il pianeta Venere, anche senza
esser preceduta dal determinativo di stella ££Z^f^—J o da
quello di pianeta <^ ^ ^ ; si ha di ciò un chiarissimo esem-
pio nella gran tavola dei movimenti di quest'astro (W. A. I, III, 63).
Ciò corrisponde d'altro lato esattamente alla significazione ori
ginaria di questo composto ideografico, che deriva da una appel-
lazione accadica MIN-SSI-ANNA. la Signora del rosseggiar del
cielo \ cioè la stella che si mostra brillante fra il rosseggiare
del cielo, a causa del sole che sorge o che tramonta.
Abbiamo qui pertanto non più il culto d'una delle grandi
divinità del pantheon assiro-babilonese, a cui appartiene fra i
molti suoi attributi ancora la funzione di presiedere un de' pia-
neti, ma - fatto di gran lunga più raro - l'adorazione diretta dello
stesso pianeta, nella sua natura siderea. Io per me non cono-
sco alcun esempio analogo, uè posso recarne confronto, tranne
un frammento di un inno bilingue accadico con versione inter-
lineare assira indirizzato al pianeta Mercurio sotto il suo nome
astronomico '*.
1 Si possono paragonare alla voce araba ^jVjJjfc'j le voci ebraiche
ÌZ,,2 7yi^ nome di luogo, e i^hyiD nome proprio di uomo.
2 W. A. I. IL 59. 1. 20 e,f.
* Si vegga il detto da me nel Journal asiatique agosto settembre 1877
p. 123.
' W. A. I. IV. 27, 4.