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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Dressel, Heinrich: Di un grande deposito di anfore rinvenuto nel nuovo quartiere del castro pretorio, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0039
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archeologica comunale

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e si raccolsero fra le terre, che erano eli scarico, i seguenti
oggetti. Di marmo: una piccola base con iscrizione totalmente
abrasa; due frammenti di statua muliebre; 19 rombi di palom-
bino che formavano anticamente un pavimento. Di bronzo: un
anello con chiave intatta; una piastra di serratura; 15 monete
assai corrose. Di terracotta: 5 lucerne, due delle quali col mar-
chio a lettere impresse BICAGAT ; una col bollo THALL a
lettere rilevate; un'altra piccola di forma rotonda col nome OPPI
graffito quando l'argilla era ancora molle e prima che fosse
verniciata; l'ultima di forma rotonda ed ornata di una lepre che
corre a sinistra, col bollo LFABKICMAS a lettere impresse:
vari frammenti di piatti e vasi del genere aretino con i seguenti
bolli: PKOTI circolare, nel fondo interno di vasetto, nel cui
esterno fu graffito dopo la cottura EBOS;

cmvri

piediforme. nell'interno di piatto;

p corj

ovale, nell'interno di piatto;

1vTeno~Cavs
p^corieli-o

nell'interno di piatto (l'apparente 0 dopo Cornell è una corona).

Le compatte file delle anfore accatastate in più ordini offri-
vano tanto nei primi quanto negli ultimi strati una varietà tale
di forme quale forse mai si rinvenne altrove. Moltissimi di
questi recipienti però erano rotti o crepolati, specialmente negli
strati superiori, ciò che dovrà esser forse attribuito principalmente
al passaggio dei treni ferroviarii, che per non breve spazio di
tempo traversarono appunto quella località recando i materiali
alla fabbricazione del vasto palazzo del Ministero delle Finanze.
 
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