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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Dressel, Heinrich: Di un grande deposito di anfore rinvenuto nel nuovo quartiere del castro pretorio, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0073
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ARCHEOLOGICA COMUNALE

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dipinto in nero, mentre sulla campana appariscono le traccio
d'un altro numero dipinto in bianco

jjg I X cent. 8.

Ove termina il collo ed ha principio la campana si scor-
gono vicino all'attaccatura del manico le lettere A \ (alte cent. 2)
e nella parte opposta presso l'altro manico le lettere V V A
(alte mill. 20-32), tutte graffite nell'argilla quando era ancora
molle.

23.

Sopra un collo appartenente ad un' anfora che era forse
della forma 2 si legge

LACCA

Aiti À < (Tav. IX-X n. 27)
CCCCXXV Z
D ALBVCIAVCTI n

scritto in nero sopra pennellate giallastre con lettere di paleo-
grafia molto marcata; il numero posto lungo la direzione del
manico fu segnato in rosso da mano diversa.

Nella prima riga si legge chiaramente Lacca, cioè il
nome d'un'erba, il cui succo si adoperava contro l'itterizia
Non essendo però menomamente probabile che la nostra anfora
contenesse quest'erba medicinale, conviene cercare un'altra ma-
teria, la quale non solo potea esser conservata in un'anfora, ma
che si possa in qualche modo anche metter in relazione con
la lacca. A tale ricerca parmi giovare anzitutto l'indicazione

1 Àpuleius de medicaminibus herbarum cap. IV § 12 (ed. Ackermann).
 
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