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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Visconti, Carlo Ludovico: Di una statua quasi colossale rappresentante l'imperatore Traiano Decio
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0135
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AKCHE0L0G1CA COMUNALE

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tronco di una statua di Venere, ed una testa virile galeata,
maggior del vero, di personaggio romano, che ben presto si rico-
nobbe appartenente alla statua, i cui frammenti si erano ricu-
perati al principiare di quella demolizione.

Fu dato carico al sig. Cerulli di ristaurarla: ed essendone
state con diligenza ricommesse le molte parti infrante, e supplite
le poche mancanti si ebbe ricomposto quel maestoso simulacro,
di cui diamo la riproduzione in fotografia alla Tav. XIX.

La statua è di marmo lunense; e misura, compresa la
pianta, l'altezza considerevole di metri 2,50.

Le sembianze del volto esprimendo chiaramente un ritratto,,
e gli attributi della figura essendo quelli proprii del dio della
guerra, è manifesto che abbiamo a fare col simulacro di un grande
personaggio romano, rappresentato sotto la forma di Marte.

La figura è del tutto ignuda, se non in quanto ha la testa
difesa dall'elmetto romano, ed ha una clamide, o sago, che
affibbiato sull'omero dritto e rigettato sul dorso, cuopre sol-
tanto la parte alta del petto, con partito molto usitato sì nelle
statue di eroi come in quelle di Marte. La persona insiste sulla
gamba sinistra; ha il braccio dritto pendente, e nella mano stringe
il parazonio: "la parte superiore, antica, del braccio sinistro, pie-
gata un poco indietro, mostrava che l'altra parte dovea supplirsi
presso a poco nel modo come fu fatto: a me peraltro par più veri-
simile che con questa mano stringesse il globo sormontato dalla
Vittoria, siccome vediamo nella statua eroica di Pompeo al palazzo
Spada, ed in alcune immagini imperiali battute nelle monete: per
esempio, in quelle di Didio Giuliano, di Gordiano Pio, di altri.

Le forme piene e robuste della corporatura si acconciano

L Le parti di ristauro sono: la gamba dritta dal ginocchio in giù, escluso
il piede che rimauea sulla pianta: la mano dritta col parazonio, di cui rimanea
qualche indizio sull'alto del braccio; l'antibraccio sinistro e le pieghe che si
aggirano dietro la parte superiore del medesimo; la metà anteriore del piede
sinistro; la parte inferiore del naso.

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