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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Visconti, Carlo Ludovico: Di una statua quasi colossale rappresentante l'imperatore Traiano Decio
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0137
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ARCHEOLOGICA COMUNALE 131

La statua nostra esprime dunque certamente un imperatore
sotto la forma di Marte. Eesta ora che vediamo qual principe
rappresenti. E già le osservazioni fatte intorno lo stile, e sui
capelli e la barba del personaggio, ristringono molto il campo
della iconografia imperiale, dentro cui le nostre ricerche possono
aggirarsi. Di vantaggio lo ristringono altre due circostanze; ciò
sono, che l'Augusto ivi effigiato è uomo di età matura già decli-
nante a vecchiezza; e che i suoi fatti debbano esser tali, che non
troppo disdicesse alla persona di lui di venire effigiata cogli
attributi del dio della guerra.

Ora con siffatti riguardi percorrendo la iconografìa e la storia,
si vedrà che il solo Augusto, cui possano convenire le sembianze
della nostra statua, è per avventura Traiano Decio, che tenne le
redini dell'orbe romano dal 249 al 251 dell'era volgare. Il profilo
di questo imperatore assai bene eseguito nelle sue monete — le
quali secondo che osserva l'Eckhel sono di ottimo stile in rispetto
a quei tempi 1 — mostra una simiglianza grande col profilo del
simulacro; e di più, è questa forse la sola testa imperiale, di età
più che matura, in cui si noti quel modo particolare di portare
la barba che pur nel marmo si avverte; cioè a dire, tagliata a
fior di pelle sul labbro superiore, ed alquanto più lunga, ma
debole e rada, nei dintorni delle gote. Ad effetto che ognuni'
possa di tal simiglianza giudicare da se medesimo, ho fatto ritrarre
colla fotografia un esemplare del dritto di ciascuna classe della
moneta di Traiano Decio, che molto riccamente è rappresentata
nel gabinetto numismatico della biblioteca vaticana; e li ho fatti
disporre nella Tav. XX, sotto la testa della statua ripresa di
profilo, e rivolta a dritta come sta nelle monete \

Fa duopo notare che sebbene la moneta di Decio sia d'arte

1 Doctr. num. vel. VII pag. 346.

2 Le monete riprodotte sono: mi aureo (n. 5) un denaro (n. 4) un meda-
glione (n. 1) un primo bronzo (n. 2) un secondo (n. 3) un terzo bronzo (n. 6).
 
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