ARCHEOLOGICA COMUNALE
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della forza vegetativa, e in Proserpina terrestre ', giacché dessa
nel culto acherontico dei Pelasgi, diffuso anticamente in tutta
l'Italia, era la consorte di Mercurio Plutone, detto aneli' esso
Fauno2: e non altrimenti che Demeter — secondo l'opinione del
sommo E. Q. Visconti — derivò il suo nome dalla radice stessa
di Deus, e come da Leto si fece Latona, così anche da eleo si
disse Deona e Duona, e finalmente Bona Mater e Bona Dea3.
Ma oltre a questo nome pubblico e comune sembra ve ne sia
stato uno segreto: tanto almeno si attesta da Servio il quale
scrive: Quidam quod nomine dici prohibitum fuerat Bonam
Deam appellatavi volunt *; e questo nome misterioso ci sarebbe
poi svelato da Lattanzio Firmiano nel seguente notabilissimo
passo:.....Ante Pompilium Faunus in Latio qui et Saturno
avo nefaria sacra constituit et Picum patrem inter deos hono-
ravit, et sororem Feritejam Fauna-m eamque conjugem con-
secravit quam, Gabius Bassus Fatuam nominatam tradii, quod
mulieribus fata camere consuevisset ut Faunus viris ____ UH
mulieres in aperto sagrifìcant et Bonam Deam nomìnant ''.
Questo nome arcano sarebbe stato adunque Pente•ja o Fentia,
nome di origine comune con quello stesso di Fauna e Fatua
che si mutò gradatamente in Fantua, e Fentua e si disse anche
Penta, Fentia e Pente ja 15 ; voci tutte provenienti dalla radice <p>j/ju
spettando a divinità presaghe dell' avvenire, non altrimenti di
Faunus, che fu chiamato Faluus, Fatuellus, ed anche Fonion1.
E una testimonianza anche più antica che un tal nome si attri-
buisse alle primitive deità campestri del Lazio l'abbiamo nel
1 S. August. De Civ. Dei VII 24; cf. Visconti, Monum. degli Scipioni.
Mil. 1827 p. 38 segg.
2 V. Ann. deWInsi. di C. A. 1836 p. 77.
8 Visconti 1. c. p. 38; cf. Fabretti Glossar. Udì. s. v.
4 Ad Aen. Vili, 314.
5 De falsis religionibas. Lib. I c. XXII § 9.
6 V. Fabretti, loc. cit. s. v. Fatua.
1 Fabretti loc. cit. s. v.-, Murai 101, 2; 105, 5.
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della forza vegetativa, e in Proserpina terrestre ', giacché dessa
nel culto acherontico dei Pelasgi, diffuso anticamente in tutta
l'Italia, era la consorte di Mercurio Plutone, detto aneli' esso
Fauno2: e non altrimenti che Demeter — secondo l'opinione del
sommo E. Q. Visconti — derivò il suo nome dalla radice stessa
di Deus, e come da Leto si fece Latona, così anche da eleo si
disse Deona e Duona, e finalmente Bona Mater e Bona Dea3.
Ma oltre a questo nome pubblico e comune sembra ve ne sia
stato uno segreto: tanto almeno si attesta da Servio il quale
scrive: Quidam quod nomine dici prohibitum fuerat Bonam
Deam appellatavi volunt *; e questo nome misterioso ci sarebbe
poi svelato da Lattanzio Firmiano nel seguente notabilissimo
passo:.....Ante Pompilium Faunus in Latio qui et Saturno
avo nefaria sacra constituit et Picum patrem inter deos hono-
ravit, et sororem Feritejam Fauna-m eamque conjugem con-
secravit quam, Gabius Bassus Fatuam nominatam tradii, quod
mulieribus fata camere consuevisset ut Faunus viris ____ UH
mulieres in aperto sagrifìcant et Bonam Deam nomìnant ''.
Questo nome arcano sarebbe stato adunque Pente•ja o Fentia,
nome di origine comune con quello stesso di Fauna e Fatua
che si mutò gradatamente in Fantua, e Fentua e si disse anche
Penta, Fentia e Pente ja 15 ; voci tutte provenienti dalla radice <p>j/ju
spettando a divinità presaghe dell' avvenire, non altrimenti di
Faunus, che fu chiamato Faluus, Fatuellus, ed anche Fonion1.
E una testimonianza anche più antica che un tal nome si attri-
buisse alle primitive deità campestri del Lazio l'abbiamo nel
1 S. August. De Civ. Dei VII 24; cf. Visconti, Monum. degli Scipioni.
Mil. 1827 p. 38 segg.
2 V. Ann. deWInsi. di C. A. 1836 p. 77.
8 Visconti 1. c. p. 38; cf. Fabretti Glossar. Udì. s. v.
4 Ad Aen. Vili, 314.
5 De falsis religionibas. Lib. I c. XXII § 9.
6 V. Fabretti, loc. cit. s. v. Fatua.
1 Fabretti loc. cit. s. v.-, Murai 101, 2; 105, 5.