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0.5
1 cm

sopra un rilievo pittorico
303
di cui racconta Conone (Narr. 33) : ijv ò naTg xccXhatog cuD-qw-
7tù)v, xcù avròv è<piXr,<fev sQcc<f&eìg 'ArcóXXmv, svoài' Tcoiaaivovra
tvx)u fiuìuòc 'AicóXXwvog (fiXCov ìòovica ò dì Bodyyog e£ AnòX-
Xuìvoì èjtircvovi [taVTixijs ytyovuK sv Jióv/xoig i<o %toQi(p t'/Qu,
il quale mito, secondo un passo di Efestione, a Callimaco diede
l'oggetto di una poesia speciale, della quale pur troppo non ab-
biamo che pochissimi frammenti (').
Lasciando pendente la quistione del significato delle figure,
possiamo pure valerci del fatto, che i concetti sottoposti all'in-
venzione del rilievo non solo provengono dall'epoca alessandrina,
ma sono attinti dalla stessa fonte, la quale nutriva i poeti della
corte dei Tolommei.
Questa conclusione deriva dal carattere del nostro rilievo,
che corrisponde perfettamente a quello dei rilievi pittorici ( - Re-
liefbilder ») provenienti da Alessandria (2).
È vero che il lavoro non ne è troppo fino ed esatto ; anzi,
la maniera del panneggiamento sembra un poco gros; -
rozza. Malgrado questa trascuratezza, nella modellatura a: E « ^^i^J*
del corpo di Apolline e del Sileno, nelle forme molto -
della mano di Latona, si mostra una freschezza, un? E 2!
tecnica del tutto superiore all'arte dei copisti dell'eE_
mana. = £ §j
a
Anche in altri tratti si riconosce il gusto speda =_
— o
scultori alessandrini. Basta di confrontare le tavole n. =_r
51, 52, 56, 67, 69, 80 e 84 dell'opera « HellenistischE. -C
bilder » per formarsi una idea della decorazione purame E_2> O |
sandrina, di cui uno de' motivi più usitati è quello de =- ~
di punti più o meno grandi, adoperata anello nel nosti E-5 i—
(!) Cf. Schneider, Callimachea, fig. 36 da combinarsi con E n 5r §
402 (= 98e). = O £
(2) Darò la prova di questa argomentazione nel testo della r =-
« Die hellenistischen Reliefbilder ». Per ora debbo rimandare i EJP
Bullettino a ciò che ho esposto provvisoriamente nel libro « 1 E jJT^
Brunnenreliefs aus Palazzo Grimani ». Leipzig 1888. w c
—- 0)
E. O 5
r *
=r O
o
I O
303
di cui racconta Conone (Narr. 33) : ijv ò naTg xccXhatog cuD-qw-
7tù)v, xcù avròv è<piXr,<fev sQcc<f&eìg 'ArcóXXmv, svoài' Tcoiaaivovra
tvx)u fiuìuòc 'AicóXXwvog (fiXCov ìòovica ò dì Bodyyog e£ AnòX-
Xuìvoì èjtircvovi [taVTixijs ytyovuK sv Jióv/xoig i<o %toQi(p t'/Qu,
il quale mito, secondo un passo di Efestione, a Callimaco diede
l'oggetto di una poesia speciale, della quale pur troppo non ab-
biamo che pochissimi frammenti (').
Lasciando pendente la quistione del significato delle figure,
possiamo pure valerci del fatto, che i concetti sottoposti all'in-
venzione del rilievo non solo provengono dall'epoca alessandrina,
ma sono attinti dalla stessa fonte, la quale nutriva i poeti della
corte dei Tolommei.
Questa conclusione deriva dal carattere del nostro rilievo,
che corrisponde perfettamente a quello dei rilievi pittorici ( - Re-
liefbilder ») provenienti da Alessandria (2).
È vero che il lavoro non ne è troppo fino ed esatto ; anzi,
la maniera del panneggiamento sembra un poco gros; -
rozza. Malgrado questa trascuratezza, nella modellatura a: E « ^^i^J*
del corpo di Apolline e del Sileno, nelle forme molto -
della mano di Latona, si mostra una freschezza, un? E 2!
tecnica del tutto superiore all'arte dei copisti dell'eE_
mana. = £ §j
a
Anche in altri tratti si riconosce il gusto speda =_
— o
scultori alessandrini. Basta di confrontare le tavole n. =_r
51, 52, 56, 67, 69, 80 e 84 dell'opera « HellenistischE. -C
bilder » per formarsi una idea della decorazione purame E_2> O |
sandrina, di cui uno de' motivi più usitati è quello de =- ~
di punti più o meno grandi, adoperata anello nel nosti E-5 i—
(!) Cf. Schneider, Callimachea, fig. 36 da combinarsi con E n 5r §
402 (= 98e). = O £
(2) Darò la prova di questa argomentazione nel testo della r =-
« Die hellenistischen Reliefbilder ». Per ora debbo rimandare i EJP
Bullettino a ciò che ho esposto provvisoriamente nel libro « 1 E jJT^
Brunnenreliefs aus Palazzo Grimani ». Leipzig 1888. w c
—- 0)
E. O 5
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