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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Nr. 2
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Hülsen, Christian: I Saepta ed il Diribitorium
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0136

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124

/ Saepta ed il Diribitorium

quasi esclusivamente si riferiscono a spettacoli dati in essi (•).
Danneggiati da un terribile incendio sotto Tito (Cass. Dio 66, 24)
i Septi furono presto ristaurati, e vengono da Marziale descritti
come il bazar di tutte le merci più eleganti che si trovassero
nella capitale (2). Un secondo ristauro, sotto Adriano, è menzio-
nato dal biografo di quest'imperatore (c. 24). Il passo nella vita
di Alessandro Severo (c. 26), secondo il quale egli incominciò
una basilica Alexandrina inter Campimi Martium et Saepta
Agrippia/ia, in lato pedurn centum, in longo pedum mille (3), è
l'ultima testimonianza letteraria sulla storia dell'edilìzio.

Scarsi pur troppo sono anche gli avanzi di tanto grandioso edi-
lizio, di modo che i topografi del secolo XV e XVI ne hanno ignorato
affatto il vero sito. Le loro opinioni, in parte assai strane, si tro-
vano registrate presso il Venuti (2,117 ed. Piale); non occorre
occuparsene ancora. Il primo che abbia riconosciuto il vero, è
l'architetto Andrea Bufalini, della cui opera si è valso molto
P. Bellori pubblicando i frammenti della Forma Urbis (1674) :
egli riconobbe l'identità della icnografia tav. X Bell, con il
complesso di rovine esistenti sotto il palazzo Aldobrandini, ora
Doria al Corso. Nel secolo passato Gr. B. Piranesi ne rilevò ima
pianta esattissima: e nella sua grande ma fantastica icnografia
del Campo Marzio egli si valse di questo frammento per trac-
ciare la pianta della regione fra la via Lata e le falde del Qui-

(») Cass. Dio 55, 8. 10. 59, 10; Sueton. Aug. 43. Calig. 18, Claud. 2!,
Nero 12.

(2) Martial. 9, 59. 10, 80. 2, 14. 1, 57.

(3) Il eh. Lanciarli (Bull, comun. 1883 p. 12) pare che supponga si
tuata questa basilica Alexandrina a nord'della fronte dei Septi, fra essi
e le arcuazioni dell'acqua Vergine : ivi però tanto nel senso della lunghezza
quanto della larghezza, manca lo spazio per un edifizio di no. 29,57 X 295,70,
il quale verrebbe in collisione con il Pantheon, il tempio di Minerva, l'arco
di Claudio e insomma tutti i monumenti circostanti. Io credo invece che
il posto per la basilica Alexandrina, cominciata sì ma non mai compiuta,
si debba cercare ad ovest dei Septa, parallelamente ad essi.
 
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