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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 23.1895

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Azzurri, Francesco: Osservazioni sul fregio marmoreo del sepolcro di Cecilia Metella
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https://doi.org/10.11588/diglit.13637#0022
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del sepolcro di Cecilia Metello,

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coronava mirabilmente quel magnifico monumento. Però con l'en-
tusiasmo della gioventù, con l'ardire d'innamorati ci inerpicammo
con fatica sulle rovine del masso, e tra gli arbusti, gli sterpi e
le pietre sconnesse, sfidando ogni pericolo, giungemmo nell' in-
terno all'altezza desiderata; ma, disillusi, ci persuademmo della
inutilità dei nostri sforzi, perchè non potevamo raggiungere la
comodità di compiere gli studi tanto desiderati. Con la tristezza
nell'anima riprendemmo la nostra via.

Un altro anno, in compagnia di un altro amico carissimo, oggi
professore architetto Ignazio Cugnoni, nel percorrere la medesima
via Appia, balzammo di gioia alla vista di un ponte pensile di
legno, sospeso alla massima altezza del monumento e che ser-
viva ad artisti stranieri studenti di architettura, i quali erano
affetti dalla medesima nostra pazzia. Costoro, cortesi e gentili,
ci accolsero, e per varie settimane ci diedero modo di compire
quanto da noi si desiderava.

E gli studi furono compiti. Delineammo al vero la cornice,
il fregio con i suoi ornamenti, ricavammo le proporzioni gene-
rali e notammo accuratamente la mirabile costruzione e la posa
di quei massi giganteschi.

Al disopra della lapide su cui è incisa la laconica iscrizione
CAECILIAE QVINTI CRETICI FILIAE METELLAE CRASSI
il fregio di marmo ha, come vedete nel disegno del Piranesi,
(tav. I, C) una interruzione, ove appariscono scolpiti i due scudi
che vi presento disegnati al vero (tav. I J, lì).

Fra questi s'innalza un elmo con clamide frangiata, sopra i
resti di una figura giacente al basso che rappresenta uno schiavo
barbaro legato all'asta. Un avanzo poi di panneggiamento indica
l'esistenza di un'altra figura troncata dalle demolizioni eseguite
nel xiii secolo per la erezione del fortilizio dei Caetani.

I due scudi suddetti ci interessarono per la loro forma e
per l'ornato elegante di quello segnato B, per nulla occupandoci
della significazione archeologica dell' altro segnato A. Kiscon-
 
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