DI UN FRAMMENTO MARMOREO
CON RILIEVI GLADIATORI!
(Tav. XIV, XV)
Il monumento che io prendo a dichiarare nel presente arti-
colo e del quale do nella tavola XIV una riproduzione in fototipia,
è un frammento marmoreo istoriato di scene gladiatorie, che sin
dall' anno 1882 vedevasi nella vigna dove sono i colombari dei
servi e liberti di Livia. 11 chiar. comra. Enrico Stevenson, che
pel primo l'osservò e ne diede un breve cenno ('), è di opinione
che allorquando egli lo vide tale frammento non era stato sco-
perto di recente, essendo la superficie tutta ricoperta di quelle
crittogame che si rinvengono appunto sopra i marmi rimasti lun-
gamente esposti all'intemperie dell'aria. È in vero da deplorare
che non ci sia pervenuto nella sua integrità ; a ogni modo il
frammento che ne rimane è degnissimo di considerazione e me-
rita quindi il conto che venga divulgato in questo Bullettino.
È su di esso figurata una serie di combattimenti fra due gla-
diatori. Ogni scena ha il numero d'ordine dei certami, se non che per
essere il marmo mutilato non restano se non le scene [II, III],
IV, V [XIII], XIV, di cui ognuna porta un'iscrizione. Talché
si ha FELICEM, EVNDEM FELICEM, VRSVLV(?w), VICTORI-
NV(m), i quali nomi posti in accusativo sono senz'alcun dubbio
quelli do' gladiatori rimasti vinti, come sarò per dimostrare nel
progresso del ragionamento. In quanto al vincitore egli è sempre
(') Bull. d. Inst. 1883, p. 102. Il pezzo di marmo è quasi informe e
tutto irregolare. Le misure potrebbero prendersi calcolando l'altezza totale,
come se fosse regolare, in m. 0,63 ; e la larghezza massima in m. 0,42. II
comm. E. Stevenson lo fece acquistare dalla Commissione archeologica co-
munale, cedendo graziosamente a me l'incarico di divulgarlo.
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CON RILIEVI GLADIATORI!
(Tav. XIV, XV)
Il monumento che io prendo a dichiarare nel presente arti-
colo e del quale do nella tavola XIV una riproduzione in fototipia,
è un frammento marmoreo istoriato di scene gladiatorie, che sin
dall' anno 1882 vedevasi nella vigna dove sono i colombari dei
servi e liberti di Livia. 11 chiar. comra. Enrico Stevenson, che
pel primo l'osservò e ne diede un breve cenno ('), è di opinione
che allorquando egli lo vide tale frammento non era stato sco-
perto di recente, essendo la superficie tutta ricoperta di quelle
crittogame che si rinvengono appunto sopra i marmi rimasti lun-
gamente esposti all'intemperie dell'aria. È in vero da deplorare
che non ci sia pervenuto nella sua integrità ; a ogni modo il
frammento che ne rimane è degnissimo di considerazione e me-
rita quindi il conto che venga divulgato in questo Bullettino.
È su di esso figurata una serie di combattimenti fra due gla-
diatori. Ogni scena ha il numero d'ordine dei certami, se non che per
essere il marmo mutilato non restano se non le scene [II, III],
IV, V [XIII], XIV, di cui ognuna porta un'iscrizione. Talché
si ha FELICEM, EVNDEM FELICEM, VRSVLV(?w), VICTORI-
NV(m), i quali nomi posti in accusativo sono senz'alcun dubbio
quelli do' gladiatori rimasti vinti, come sarò per dimostrare nel
progresso del ragionamento. In quanto al vincitore egli è sempre
(') Bull. d. Inst. 1883, p. 102. Il pezzo di marmo è quasi informe e
tutto irregolare. Le misure potrebbero prendersi calcolando l'altezza totale,
come se fosse regolare, in m. 0,63 ; e la larghezza massima in m. 0,42. II
comm. E. Stevenson lo fece acquistare dalla Commissione archeologica co-
munale, cedendo graziosamente a me l'incarico di divulgarlo.
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