LE PICTURAE ANTIQUAE CRYPTARUM ROMAN ARUM.
Dalla Biblioteca Corsini è passato alla sala delle
stampe e disegni della nuova Galleria nazionale (') un
codice cartaceo legato in pelle, che porta il titolo Disegni di
pitture antiche, e contiene 169 fogli numerati nel retto e nel
verso (2). L'origine del codice è spiegata, in gran parte, da una
nota autografa al f. 5 - pavimento di musaici____ disegnato da
me Gaetano Piccini d'ordine del sigr. Francesco de Ficoroni per
darlo alla luce ». La mano del Piccini, non troppo felice, spesso
infedele, si riconosce nel resto del volume, salve poche eccezioni:
e le postille sono quasi tutte di pugno del Ficoroni. Ma il pro-
getto di dare in luce tutti i disegni non ebbe seguito, e la prege-
vole raccolta è rimasta inedita, anzi sconosciuta fra i tesori ar-
tistici di Casa Corsini, passati nel 1876 alla r. Accademia dei
Lincei.
Per apprezzare l'importanza del codice conviene paragonarlo
con altri che si riferiscono allo stesso soggetto, cioè alle pictu-
rae antiquae cryptarum roma?iarum, e sopratutto col volume I
della serie Mosaici et picture del Topham, conservata nella
biblioteca di s. Maria di Eton (3). Questo volume, come dimo-
strerò a suo luogo, è di mano del Piccini, e ripete press'apoco
gli stessi soggetti.
(l) La galleria nazionale è stata formata nelle sale stesse della cor-
siniana con i migliori dipinti dell'antica galleria Corsini, del lascito Tor-
lonia, e della galleria del Monte di Pietà.
(*) Col. 158,1, 5 del vecchio catalogo: n. 130102 e seg. dell'inventario
dei Lincei.
(*) Vedi Bull. com. 1894.
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Dalla Biblioteca Corsini è passato alla sala delle
stampe e disegni della nuova Galleria nazionale (') un
codice cartaceo legato in pelle, che porta il titolo Disegni di
pitture antiche, e contiene 169 fogli numerati nel retto e nel
verso (2). L'origine del codice è spiegata, in gran parte, da una
nota autografa al f. 5 - pavimento di musaici____ disegnato da
me Gaetano Piccini d'ordine del sigr. Francesco de Ficoroni per
darlo alla luce ». La mano del Piccini, non troppo felice, spesso
infedele, si riconosce nel resto del volume, salve poche eccezioni:
e le postille sono quasi tutte di pugno del Ficoroni. Ma il pro-
getto di dare in luce tutti i disegni non ebbe seguito, e la prege-
vole raccolta è rimasta inedita, anzi sconosciuta fra i tesori ar-
tistici di Casa Corsini, passati nel 1876 alla r. Accademia dei
Lincei.
Per apprezzare l'importanza del codice conviene paragonarlo
con altri che si riferiscono allo stesso soggetto, cioè alle pictu-
rae antiquae cryptarum roma?iarum, e sopratutto col volume I
della serie Mosaici et picture del Topham, conservata nella
biblioteca di s. Maria di Eton (3). Questo volume, come dimo-
strerò a suo luogo, è di mano del Piccini, e ripete press'apoco
gli stessi soggetti.
(l) La galleria nazionale è stata formata nelle sale stesse della cor-
siniana con i migliori dipinti dell'antica galleria Corsini, del lascito Tor-
lonia, e della galleria del Monte di Pietà.
(*) Col. 158,1, 5 del vecchio catalogo: n. 130102 e seg. dell'inventario
dei Lincei.
(*) Vedi Bull. com. 1894.
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