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Hülsen, Christian: Il tempio del Sole nella regione VII di Roma
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13637#0068
nella regione VII di Roma
59
I materiali che possediamo finora non bastano per risolvere de-
finitivamente questi problemi: nello schizzo aggiunto (Tav. IV) (')
non si vuol dare che una ipotesi, la quale sarà accertata o corretta
da ulteriori ricerche e ritrovamenti che, come speriamo, non
mancheranno.
Ch. Huelsen.
cento metri, ch'è appunto.la lunghezza approssimativa del monumento ».
La distanza delle vie è giusta; ma la lunghezza, secondo le misure del
Palladio, ammonterebbe a non meno di m. 240 — 250.
(') Bisogna giustificarlo in un particolare. Il ch. Lanciani ha richia-
mato l'attenzione dei topografi sopra un ritrovamento registrato dal Guat-
tani (Memorie enciclopediche, I, 1800, p. 4), ma poi completamente dimen-
ticato, cioè un tempietto ottastile la cui fronte fu scoperta nel 1794 « nello
scavare per il fondamento della nuova casa ai Gaetani sul Corso ». Po-
trebbe sembrare che il templum SoLu da noi ideato venisse in collisione
con quel tempietto, almeno secondo il disegno datone sul foglio 8 della
Forma Urbis. Ma il disegno del Lanciani non corrisponde neppure alla
descrizione del Guattani. Se questo dice u l'imoscapo di (una delle colonne
della fronte) caduto in avanti fa supporre che le altre possano stare gia-
centi a quel modo, sotto la strada del Corso » è molto improbabile che il
« piantato » delle colonne distasse m. 10 dal margine della strada. Il dia-
metro delle colonne viene poi indicato di m. 0,67. Il Lanciani invece dà
loro un diametro di m. 1,20, e fa ammontare la distanza delle assi a
m. 3,00: mentre quest'ultima secondo le regole usuali per l'epoca imperiale
dovrebbe appena superare m. 2. Bisogna ridurre la lunghezza della fronte
del tempietto di un terzo incirca, cioè da m. 22, come disegna il Lanciani, a
m. 15, secondo che abbiamo indicato.
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I materiali che possediamo finora non bastano per risolvere de-
finitivamente questi problemi: nello schizzo aggiunto (Tav. IV) (')
non si vuol dare che una ipotesi, la quale sarà accertata o corretta
da ulteriori ricerche e ritrovamenti che, come speriamo, non
mancheranno.
Ch. Huelsen.
cento metri, ch'è appunto.la lunghezza approssimativa del monumento ».
La distanza delle vie è giusta; ma la lunghezza, secondo le misure del
Palladio, ammonterebbe a non meno di m. 240 — 250.
(') Bisogna giustificarlo in un particolare. Il ch. Lanciani ha richia-
mato l'attenzione dei topografi sopra un ritrovamento registrato dal Guat-
tani (Memorie enciclopediche, I, 1800, p. 4), ma poi completamente dimen-
ticato, cioè un tempietto ottastile la cui fronte fu scoperta nel 1794 « nello
scavare per il fondamento della nuova casa ai Gaetani sul Corso ». Po-
trebbe sembrare che il templum SoLu da noi ideato venisse in collisione
con quel tempietto, almeno secondo il disegno datone sul foglio 8 della
Forma Urbis. Ma il disegno del Lanciani non corrisponde neppure alla
descrizione del Guattani. Se questo dice u l'imoscapo di (una delle colonne
della fronte) caduto in avanti fa supporre che le altre possano stare gia-
centi a quel modo, sotto la strada del Corso » è molto improbabile che il
« piantato » delle colonne distasse m. 10 dal margine della strada. Il dia-
metro delle colonne viene poi indicato di m. 0,67. Il Lanciani invece dà
loro un diametro di m. 1,20, e fa ammontare la distanza delle assi a
m. 3,00: mentre quest'ultima secondo le regole usuali per l'epoca imperiale
dovrebbe appena superare m. 2. Bisogna ridurre la lunghezza della fronte
del tempietto di un terzo incirca, cioè da m. 22, come disegna il Lanciani, a
m. 15, secondo che abbiamo indicato.