Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (23.1895)

Nothie epigrafiche suburbane

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2. Una lapide sepolcrale si è rinvenuta per caso, entro una
buca, presso la via Labicano-Tuscolana, prossimamente all' in-
gresso del cimitero di s. Zotico, in terreno spettante al patri-
monio di S. E. il Principe di Sulmona. L'ho fatta trasportare nel
nuovo museo Tuscolano.

È un cippo di marmo lunense, alto un metro, sormontato
da fastigio adorno di pulvini. La iscrizione in caratteri di buona
forma, dice :

L • TARIVS • SPERATVS'
SIBI • ET • CONIVGI;
TARIAE • GALLAE

QVIDQ.VID • IN • HOC
MONUMENTO ■ IVRIS
NOS T R I • EST • ID . EGO
DONO

PRIMIGE NIO • LIB
DELICIO •NOSTRO

Si scorge nell'autore e titolare del monumento la intenzione
di donarne la proprietà a qualche altra persona, oltre che al suo
Primigenio, perchè v'è uno spazio per circa 10 lettere, adatto
per un altro nome, innanzi a quello ; ma che poi è rimasto vuoto.

Il sepolcro di L. Tarius Speratus faceva parte di quelli
che si scorgono tuttora, sull'antica via, o diverticolo Labicano-
Tuscolano. Questo si può rintracciare sulla strada moderna detta
di Mola Cavane, di fronte, quasi, al fontanile di Vermicino, sul-
l'altipiano di Torrenuova. Due strade ivi partono, l'ima che con-
duce a Torrenuova, l'altra a Pantano; ed è questa veramente
antica, che rasenta le vigne Santangeli, l'altra dei ss. Apostoli,
e sbocca nella campagna sopra l'ingresso del cimitero di s. Zo-
tico. Numerosi poligoni del pavimento antico sono ancora sulla