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Cerasoli, Francesco: Documenti inediti medievali circa le Terme di Diocleziano, ed il Mausoleo di Augusto
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13637#0315
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Documenti inediti medievali
l'anno 1241 già lo sappiamo trasformato in fortilizio e da tempo
proprietà dei Colonnesi (!). Ma come venne annichilita e di-
strutta tutta quella immensa quantità di travertino, marmo bianco
ed altre pietre di rivestimento, da non trovarsene, come dissi,
più traccia veruna? Ciò è chiarito da alcuni documenti del se-
colo XV, e specialmente da due del 1452 (2), nei quali si dice
che già vi erano presso di esso mausoleo alcune « fornaces prò
calcinai'. Quindi tutti i marmi andarono perduti; il mausoleo
divenne irriconoscibile, e le adiacenze, già splendidi giardini, non
furono più che squallidi terreni : alcuni dei quali, per uso di or-
taglia, furono concessi nel 1488 ad Aurelio e Giovanni de Spi-
ritibus (3).
Finalmente, a coronare l'opera di distruzione del mauso-
leo, venne la concessione fatta nel 1549 da Paolo III a Fran-
cesco Soderini (4); con la quale si autorizzava il medesimo a
scavare attorno al monumento statue, marmi, e tutto ciò che rin-
veniva potesse passare in suo possesso. Così, con questi nuovi
documenti è maggiormente e più sicuramente comprovata la di-
struzione del mausoleo, e chiariti i fatti che lo condussero a tale
stato.
Francesco Cerasoli.
(!) Cancellieri, Mere, e Lago p. 169, il quale cita le fonti di que-
sti fatti.
(2) V. Documenti II, III, Illa.
(3) V. Documento IV.
(4) V. Documento V.
Documenti inediti medievali
l'anno 1241 già lo sappiamo trasformato in fortilizio e da tempo
proprietà dei Colonnesi (!). Ma come venne annichilita e di-
strutta tutta quella immensa quantità di travertino, marmo bianco
ed altre pietre di rivestimento, da non trovarsene, come dissi,
più traccia veruna? Ciò è chiarito da alcuni documenti del se-
colo XV, e specialmente da due del 1452 (2), nei quali si dice
che già vi erano presso di esso mausoleo alcune « fornaces prò
calcinai'. Quindi tutti i marmi andarono perduti; il mausoleo
divenne irriconoscibile, e le adiacenze, già splendidi giardini, non
furono più che squallidi terreni : alcuni dei quali, per uso di or-
taglia, furono concessi nel 1488 ad Aurelio e Giovanni de Spi-
ritibus (3).
Finalmente, a coronare l'opera di distruzione del mauso-
leo, venne la concessione fatta nel 1549 da Paolo III a Fran-
cesco Soderini (4); con la quale si autorizzava il medesimo a
scavare attorno al monumento statue, marmi, e tutto ciò che rin-
veniva potesse passare in suo possesso. Così, con questi nuovi
documenti è maggiormente e più sicuramente comprovata la di-
struzione del mausoleo, e chiariti i fatti che lo condussero a tale
stato.
Francesco Cerasoli.
(!) Cancellieri, Mere, e Lago p. 169, il quale cita le fonti di que-
sti fatti.
(2) V. Documenti II, III, Illa.
(3) V. Documento IV.
(4) V. Documento V.