Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (25.1897)

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G. Cilnius Maecenas

C. CILNIUS MAECENAS

Dicono gli Scholia Bernensia ad Verg. Georg. 1, 2 di
Cilnio Mecenate: « Maecenas praefectus praetorio fuit, ad quem
fecit Vergilius Georgica ». E questa fonte, un po' torbida forse, ma
pure degna di fede, non potrebbe essere più chiara intorno alla
prefettura del pretorio di Mecenate.

Tacito, dove fa la storia della prefettura della città, ha
queste parole non molto chiare (Ann. VI, li) : « Ceterum Augu-
stus bellis civilibus Cilnium Maecenatem equestris ordinis cunctis
apud Eomam atque Italiani praeposuit: mox rerum potitus ob
magnitudinem populi ac tarda legum auxilia sumpsit e consula-
ribus qui coerceret... primusque Messalla Corvinus eam pote-
statem et paucos intra dies finem accepit, quasi nescius exer-
cendi; tum Taurus Statilius etc. ».

Velleio (2, 88) ed Appiano (5, 99) chiamano Mecenate
« urbis custodiis praepositus » e 1' autore della elegia sulla sua
morte (14, 27) « urbis custos et carceris obses ».

Dione (49, 16) afferma che un certo Caio Mecenate, sebbene
cavaliere, amministrò, allora (a. 718) e poi per lungo tempo, la
città e la rimanente Italia (x) ; e altrove (51, 3) ci fa sapere che
CesSre, temendo disprezzassero Mecenate, al quale anche allora
(a. 723) era affidato il governo di Roma e dell' Italia, gli mandò
compagno Agrippa, che, da quel tempo in poi, divise con lui il

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