Di un frammento di sarcofago cristiano ecc.
35
DI UN FRAMMENTO DI SARCOFAGO CRISTIANO
CON NUOVE RAPPRESENTANZE SIMBOLICHE (').
(Tav. II).
La scultura rappresentata nella tavola II (m. 0,54, X 0,2<i)
fu rinvenuta nel febbrajo del corrente anno in un muro della
basilica di s. Valentino sulla via Flaminia dagli operai della
Commissione archeologica comunale di Roma, che ha in custodia
il monumento, mentre si racconciavano quelle rovine danneg-
giate dalle pioggie della stagione invernale. Essa appartenne al
coperchio di un sarcofago cristiano del quarto secolo che dovea
stare nel cimitero sopra terra circostante alla basilica suddetta;
cimitero vastissimo e che già era stabilito in quel luogo fin dai
primi anni della pace costantiniana, cioè anche prima della edifi-
cazione della basilica dovuta al papa Giulio I (2).
Il muro dentro il quale fu rinvenuto il frammento non ap-
partiene al primitivo edificio del papa Giulio, ma bensì alla rico-
struzione che nel settimo secolo fu intrapresa dal pontefice Onorio
e che venne condotta a termine dal successore Teodoro ; onde deve
dirsi che essendo allora già infranto il sarcofago ne venisse ado-
perata la parte superstite come materiale nei restauri suddetti.
(!) Avverto i lettori che il mio lavoro sugli obelischi egiziani di Roma
che dovea continuare in questo fascicolo sarà continuato e probabilmente
finito nel fascicolo prossimo.
(2) Vedi il mio resoconto della scoperta di questa basilica in questo me-
desimo Bullettino 1888, fase. 7° e fase. 12°, come pure la mia monografia
II cimitero e la basilica di s. Valentino sulla via Flaminia ecc. Eoma, 1890.
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DI UN FRAMMENTO DI SARCOFAGO CRISTIANO
CON NUOVE RAPPRESENTANZE SIMBOLICHE (').
(Tav. II).
La scultura rappresentata nella tavola II (m. 0,54, X 0,2<i)
fu rinvenuta nel febbrajo del corrente anno in un muro della
basilica di s. Valentino sulla via Flaminia dagli operai della
Commissione archeologica comunale di Roma, che ha in custodia
il monumento, mentre si racconciavano quelle rovine danneg-
giate dalle pioggie della stagione invernale. Essa appartenne al
coperchio di un sarcofago cristiano del quarto secolo che dovea
stare nel cimitero sopra terra circostante alla basilica suddetta;
cimitero vastissimo e che già era stabilito in quel luogo fin dai
primi anni della pace costantiniana, cioè anche prima della edifi-
cazione della basilica dovuta al papa Giulio I (2).
Il muro dentro il quale fu rinvenuto il frammento non ap-
partiene al primitivo edificio del papa Giulio, ma bensì alla rico-
struzione che nel settimo secolo fu intrapresa dal pontefice Onorio
e che venne condotta a termine dal successore Teodoro ; onde deve
dirsi che essendo allora già infranto il sarcofago ne venisse ado-
perata la parte superstite come materiale nei restauri suddetti.
(!) Avverto i lettori che il mio lavoro sugli obelischi egiziani di Roma
che dovea continuare in questo fascicolo sarà continuato e probabilmente
finito nel fascicolo prossimo.
(2) Vedi il mio resoconto della scoperta di questa basilica in questo me-
desimo Bullettino 1888, fase. 7° e fase. 12°, come pure la mia monografia
II cimitero e la basilica di s. Valentino sulla via Flaminia ecc. Eoma, 1890.