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Bibliografia
BIBLIOGRAFIA
E. Petersen, Th. Mommsen, A. von Domaszewski,
G-. Calderini, Die Marcus-Sàule auf Piazza Colonna
in Roni. — Monaco, F. Bruckmann, 1896.
I due più grandi fatti, che si compirono nel II secolo del-
l' èra nuova, vennero celebrati con due monumenti insigni, cioè
colle due colonne coclidi, che avendo finora sostenuto 1' urto del
tempo e degli uomini, accrescono le meraviglie della città di
Roma.
La colonna Traiana è tuttora vivo documento della mag-
giore ampiezza in cui si estese la potenza romana, quando si
moltiplicarono le provincie sottoposte all' impero, ' si accrebbe il
numero dei popoli tributari, e da per tutto fu temuto e rispet-
tato il nome di Roma.
La colonna Antonina sta ancora a ricordarci che la ragione
di tutta questa potenza, di cui il mondo non vide mai l'uguale,
non era dipendente da cause accidentali ; ma era effetto di ben
ordinato organismo militare e civile, la cui forza era destinata
a perdurare per molti secoli ancora, ed a ricomparire non meno
vigorosa nelle trasformazioni politiche alle quali le genti nei
nuovi tempi andarono soggette.
Forse il merito di chi seppe mantenere fu maggiore del
merito di colui che seppe conquistare, massime se si considerino
le enormi difficoltà alle quali convenne resistere, quando sotto
l'impero di Marco, sorsero quasi inopinatamente i popoli del
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BIBLIOGRAFIA
E. Petersen, Th. Mommsen, A. von Domaszewski,
G-. Calderini, Die Marcus-Sàule auf Piazza Colonna
in Roni. — Monaco, F. Bruckmann, 1896.
I due più grandi fatti, che si compirono nel II secolo del-
l' èra nuova, vennero celebrati con due monumenti insigni, cioè
colle due colonne coclidi, che avendo finora sostenuto 1' urto del
tempo e degli uomini, accrescono le meraviglie della città di
Roma.
La colonna Traiana è tuttora vivo documento della mag-
giore ampiezza in cui si estese la potenza romana, quando si
moltiplicarono le provincie sottoposte all' impero, ' si accrebbe il
numero dei popoli tributari, e da per tutto fu temuto e rispet-
tato il nome di Roma.
La colonna Antonina sta ancora a ricordarci che la ragione
di tutta questa potenza, di cui il mondo non vide mai l'uguale,
non era dipendente da cause accidentali ; ma era effetto di ben
ordinato organismo militare e civile, la cui forza era destinata
a perdurare per molti secoli ancora, ed a ricomparire non meno
vigorosa nelle trasformazioni politiche alle quali le genti nei
nuovi tempi andarono soggette.
Forse il merito di chi seppe mantenere fu maggiore del
merito di colui che seppe conquistare, massime se si considerino
le enormi difficoltà alle quali convenne resistere, quando sotto
l'impero di Marco, sorsero quasi inopinatamente i popoli del