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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 25.1897

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Borsari, Luigi: Della distruzione di alcuni monumenti romani nel secolo XIV
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https://doi.org/10.11588/diglit.13724#0297
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Della distruzione di alcuni monumenti romani ecc.

291

DELLA DISTRUZIONE
DI ALCUNI MONUMENTI ROMANI NEL SECOLO XIV (*).

L' anno 1263, sotto il pontificato di Urbano IV, avvenne lo
strepitoso prodigio di Bolsena, che mosse gli Orvietani ad innal-
zare, nell' area ove erano le vecchie chiese di santa Maria la
Prisca e di san Costanzo, la magnifica cattedrale.

Le deliberazioni furono approvate e stabilite dal pubblico
Consiglio già prima dell'anno 1285; ed il maggiore impulso venne
dato dal vescovo messer Francesco da Bagnorea, al cui invito
corrisposero non solamente i cittadini di Orvieto, mediante doni
e contribuzioni di denaro, ma diversi e cospicui personaggi di
altre città e segnatamente di Roma.

Di guisa che, ai 13 novembre del 1290, Niccolò IV augu-
rava alla cominciata fabbrica solennemente, e poneva la pietra e
benediva, con rito splendidissimo, alle fondazioni, presente tutto
il popolo, il fiore della nobiltà e della signoria feudale (2).

Nel 1310 poneva stabile dimora in Orvieto Lorenzo Maitani
da Siena, incaricato dal Consiglio di dirigere e sopraintendere,

(!) Le notizie che formano il tema del presente scritto sono tolte
da importanti documenti conservati nell'archivio dell'Opera del Duomo di
Orvieto, i quali furono editi dal eh. prof. Luigi Fumi nel volume II Duomo
di Orvieto e i suoi restàuri, pubblicato nel 1891, in occasione del sesto
centenario della fondazione del tempio.

(2) Fumi, op. cit., pag. 6.
 
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