IL TEMPIO DI GIOVE ELIOPOLITANO
SCOPERTO AL &IANICOLO
(Tav. IV, V, VI)
Nei mesi estivi dell'anno 1906, costruendosi dal sig. Giorgio
Wurtz, proprietario dell'antica villa Sciami al Gianicolo, una
casa rustica presso il confine della villa medesima, a poca di-
stanza dal viale Glorioso, si rinvennero parecchi avanzi architet-
tonici in marmo ed alcune importanti iscrizioni, che in questo
Bullettino furono ampiamente descritte ed illustrate dal eh. sig.
P. Gauckler, membro corrispondente dell'Istituto di Francia (').
Da questi travamenti potè riconoscersi, che su quel versante del
colle era il celebre lucus Furriaae, dove nell'anno 121 av. Cr.
si rifugiò e fu ucciso Caio Gracco, inseguito dai soldati del con-
sole Opimio; e che una sorgente d'acqua fu quivi raccolta in una
condottura speciale da M. Antonio Gaionas, il cui nome (rai(o-
vàg Ssin%oxQÌxi]z) si trovò scritto su di una lastra marmorea, in
mezzo alla quale era un largo foro per bocca di fontana (2). E
poiché fra le iscrizioni rinvenute in quel luogo sene hanno al-
cune dedicate al dio Adad, che i Siro-Fenicii veneravano come
il potentissimo re dei Numi ed altre lo ricordano col rispon-
(') V. Bull, archeol. cornuti., 1907, pag. 45-81. Delle stesse scoperte
■trattò con molta dottrina anche il eh. prof. Gir. Huelsen, nelle Mxtteil.
d. arch. Institut (róm. Abteil). 1907, pag. 225-254; e nuovamente il
sig. (ìauckler, in Mélanqet de VÉcole frane, de Rome, 1908, pag. 283-336.
(") V. Bull, cit., pag. 55.
(') Macrobio, Saturn. I, 23: « Accipe quid Assyrii de solis potenti*
opinentur. Deo enim. quem summum maximtimque venerantur, Adad nomen
7
SCOPERTO AL &IANICOLO
(Tav. IV, V, VI)
Nei mesi estivi dell'anno 1906, costruendosi dal sig. Giorgio
Wurtz, proprietario dell'antica villa Sciami al Gianicolo, una
casa rustica presso il confine della villa medesima, a poca di-
stanza dal viale Glorioso, si rinvennero parecchi avanzi architet-
tonici in marmo ed alcune importanti iscrizioni, che in questo
Bullettino furono ampiamente descritte ed illustrate dal eh. sig.
P. Gauckler, membro corrispondente dell'Istituto di Francia (').
Da questi travamenti potè riconoscersi, che su quel versante del
colle era il celebre lucus Furriaae, dove nell'anno 121 av. Cr.
si rifugiò e fu ucciso Caio Gracco, inseguito dai soldati del con-
sole Opimio; e che una sorgente d'acqua fu quivi raccolta in una
condottura speciale da M. Antonio Gaionas, il cui nome (rai(o-
vàg Ssin%oxQÌxi]z) si trovò scritto su di una lastra marmorea, in
mezzo alla quale era un largo foro per bocca di fontana (2). E
poiché fra le iscrizioni rinvenute in quel luogo sene hanno al-
cune dedicate al dio Adad, che i Siro-Fenicii veneravano come
il potentissimo re dei Numi ed altre lo ricordano col rispon-
(') V. Bull, archeol. cornuti., 1907, pag. 45-81. Delle stesse scoperte
■trattò con molta dottrina anche il eh. prof. Gir. Huelsen, nelle Mxtteil.
d. arch. Institut (róm. Abteil). 1907, pag. 225-254; e nuovamente il
sig. (ìauckler, in Mélanqet de VÉcole frane, de Rome, 1908, pag. 283-336.
(") V. Bull, cit., pag. 55.
(') Macrobio, Saturn. I, 23: « Accipe quid Assyrii de solis potenti*
opinentur. Deo enim. quem summum maximtimque venerantur, Adad nomen
7