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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

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Mariani, Lucio: La giovinetta di Anzio
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https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0171
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LA GIOVINETTA DI ANZIO

(Tav. YIII-XI).

Finalmente, dopo lunghe trattative e pratiche laboriose, che
hanno acuito in questi ultimi due anni la curiosità del pubblico,
la celebre statua muliebre di Anzio, appartenente ai principi
Aldobrandini di Sarsina, è diventata patrimonio dello Stato.
Questo acquistava l'insigne monumento di scultura per la cospicua
somma di 450 mila lire, con contratto firmato il giorno 9 ot-
tobre 1909, e prendeva possesso del cimelio, che trasportato a
Roma con ogni cura, il giorno seguente, veniva accolto nel Museo
Nazionale Romano nelle Terme Diocleziane e provvisoriamente
situato all'angolo NE del chiostro, in fondo all'ala II. Si sta pre-
parando intanto una più degna sede, nel piano superiore, ove una
luce adeguata ed un fondo armonico facciano valere tutte le
qualità estetiche della statua ('). Dal giorno 17 ottobre, il pubblico
è stato ammesso ad ammirare la statua ; e da quel momento
sono incominciate le discussioni sul « valore » di essa e, come
suole normalmente avvenire, gli osanna ed i crucifige si sono
alternati e rimbeccati a vicenda prò e contro il ministro Rava
ed il direttore delle Antichità e Belle Arti, che secondando il de-
siderio di tanti archeologi, ed accettando il voto del Consiglio

(') Durante la stampa del presente articolo, la statua è stata traspor-
tata nella sala IV al piano superiore, sgombrata dalle sculture quivi esi-
stenti (Mariani-Vaglieri, Guida1, pag. 65 segg.) che hanno invece preso posto
nella sala II.

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