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II tempio di Giove Eliopolitano
strette al corpo e col solo capo uscente dall' involucro. Un drago*
avvolge con sette spire il corpo della statuetta, e solleva ardi-
tamente la testa crestata sul capo della medesima : la coda del
mostro finisce sulla parte posteriore dei piedi. La figurina gia-
ceva orizzontalmente sopra alquanta terra granulosa, avendo la.
testa ad oriente e i piedi ad occidente ; e quando fu deposta nel
pozzetto furono collocate su di essa, nelle insenature corrispon-
denti alle spire del drago, parecchie uova di gallina, alcune delle
quali col tempo rotolarono sui lati, e perciò i loro gusci sono
stati trovati infranti, come vedesi nella fig. 2 della tav. V. In
questa riproduzione la statuetta è rappresentata nello stato in
cui apparve nel primo momento della scoperta, e quale fu subito
fotografata per VIlluslration francese. Essa è stata poi ripulita,
togliendone accuratamente la terra e le poche incrostazioni che
vi si erano formate attorno. Le fattezze del volto si veggono ora
assai ben distinte, e sono giovanili e delicate; quali appunto
convengono ad una divinità femminile ('). Insieme con i resti
delle uova si riconobbero alcuni granelli disseccati, forse di fru-
mento.
Non si conosce finora verun altro esempio di cotesta imma-
gine o di altra analoga figura, che possa far riconoscere con piena,
certezza la deità rappresentata. Il sig. Gauckler, considerando-
che l'altra cella di questo gruppo di sacri editici era dedicata alla
divinità solare Adad, ossia al Giove di Eliopoli, e che presso i
Sirii la divinità ad esso accoppiata era Atargatis (2), crede che
(1) Di questo insigne monumento, il Ministero della Istruzione pub-
blica ha riservato la riproduzione fotografica al rendiconto officiale delle
scoperte gianicolensi, che dovrà essere edito nelle Notizie degli scavi
Cfr. Illustrazione italiana sopra citata, pag. 238.
(2) Vedi sopra, pag. 97, nota 3. Anche altrove, per es. nel santuario
di Delos, il culto di Adad era associato a quello di Artagatis (cfr. Mitteil.
cit., pag. 230), e Giove Eliopolitano è figurato con Atargatis ed altre di-
vinità orientali nel bassorilievo di una stela ancora inedita, trovata a Mi-
didi in Tunisia ed ora esposta nel museo del Bardo (cfr. Gauckler, Bull,
comun. 1907, pag. 65, nota 2).
II tempio di Giove Eliopolitano
strette al corpo e col solo capo uscente dall' involucro. Un drago*
avvolge con sette spire il corpo della statuetta, e solleva ardi-
tamente la testa crestata sul capo della medesima : la coda del
mostro finisce sulla parte posteriore dei piedi. La figurina gia-
ceva orizzontalmente sopra alquanta terra granulosa, avendo la.
testa ad oriente e i piedi ad occidente ; e quando fu deposta nel
pozzetto furono collocate su di essa, nelle insenature corrispon-
denti alle spire del drago, parecchie uova di gallina, alcune delle
quali col tempo rotolarono sui lati, e perciò i loro gusci sono
stati trovati infranti, come vedesi nella fig. 2 della tav. V. In
questa riproduzione la statuetta è rappresentata nello stato in
cui apparve nel primo momento della scoperta, e quale fu subito
fotografata per VIlluslration francese. Essa è stata poi ripulita,
togliendone accuratamente la terra e le poche incrostazioni che
vi si erano formate attorno. Le fattezze del volto si veggono ora
assai ben distinte, e sono giovanili e delicate; quali appunto
convengono ad una divinità femminile ('). Insieme con i resti
delle uova si riconobbero alcuni granelli disseccati, forse di fru-
mento.
Non si conosce finora verun altro esempio di cotesta imma-
gine o di altra analoga figura, che possa far riconoscere con piena,
certezza la deità rappresentata. Il sig. Gauckler, considerando-
che l'altra cella di questo gruppo di sacri editici era dedicata alla
divinità solare Adad, ossia al Giove di Eliopoli, e che presso i
Sirii la divinità ad esso accoppiata era Atargatis (2), crede che
(1) Di questo insigne monumento, il Ministero della Istruzione pub-
blica ha riservato la riproduzione fotografica al rendiconto officiale delle
scoperte gianicolensi, che dovrà essere edito nelle Notizie degli scavi
Cfr. Illustrazione italiana sopra citata, pag. 238.
(2) Vedi sopra, pag. 97, nota 3. Anche altrove, per es. nel santuario
di Delos, il culto di Adad era associato a quello di Artagatis (cfr. Mitteil.
cit., pag. 230), e Giove Eliopolitano è figurato con Atargatis ed altre di-
vinità orientali nel bassorilievo di una stela ancora inedita, trovata a Mi-
didi in Tunisia ed ora esposta nel museo del Bardo (cfr. Gauckler, Bull,
comun. 1907, pag. 65, nota 2).