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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 37.1909

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Cantarelli, Luigi: Scoperte archeologiche in Italia e nelle antiche provincie romane, [15]
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0151
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Scoperte archeologiche in Italia e nelle provincif- romane 147

tizie, 1908, pag. 476 e seg. Meritano ricordo: una iscrizione
dell'a. D. 190, relativa all'imperatore Commodo e così concepita:

imp. caes. m. Aur. Commodus
Antoninus piùs fj/LYS..AVG
,s rARJV^GERJvFMAX-BRIT-P-M • TRIB-
pjoTEST-XV-lMP-VIIICOS-VI-P.p.

PONTEM•ARCENDAE
tiMVNpATIONIS - GRATI A
FECIT ■ DEDICAVITQJE

Le parole che alludono ad un ponte fatto costruire arcendae
inundationis gratta, fanno supporre che questo ponte avesse ser-
vito ad innalzare un tratto di strada pubblica inondato o reso
impraticabile: su questo ponte passava la via antica ove ora è
la Capocotta, e il cui terreno ancora oggi è percorso da fosse e
marrane.

Un cippo marmoreo, di cui rimane la parte inferiore sinistra,
e che dice così :

^J&-3 -ANes- p. li ci ni us. galli e
NVS - PIVS- telix invictus aug. germ
MAX • P E R £ max. poni. max. ir.poi. xiii.

COS • VI • DESignatus. vii.......

P P - PROCO s............

NVM V ITEMpestatis. collapsu
M• PRO • VIDeatia . sua ad me
LI O REMCV llum restituii

11 cippo, come si vede, si riferisce ad un'opera pubblica di
non lieve importanza, corrosa dal tempo, che l'imperatore Gal-
lieno restituì in stato migliore. Il consolato sesto di Gallieno è
dell'a. D. 264 ; ma la lapide ricorda pure la sua designazione
al consolato settimo ; dunque essa può ascriversi all'a. 265.
 
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