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Atti della Commissione
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Atti della Commissione
Più tardi però la Società Sallustiana, abbandonato il pro-
getto primitivo, ne presentò un altro al Comune come semplice
modificazione di quello ; e consisteva in un gruppo di edifici per
abitazioni private, portando al livello stradale le fabbriche che
prima erano state progettate al piano più alto della villa, ed
aprendo in mezzo ad esso due vie private, l'ima con sbocco sulla
via delle Finanze, l'altra di congiungimento fra le vie Piemonte
ed Àureliana. Queste modificazioni, che di fatto alteravano so-
stanzialmente, nell'interesse archeologico, il primo progetto, fu-
rono approvate dalla Commissione Edilizia nell'agosto del 1908
e rese esecutive, senza che la Commissione Archeologica ne
avesse avuta alcuna notizia.
Sul principio dello scorso anno 1909 l'ispettore archeolo-
gico ing. Brosca si avvide che la Società Sallustiana aveva ini-
ziato i lavori in modo difforme dall'antico progetto, e che questi
lavori erano diretti ad eseguire l'apertura di una nuova strada
in prolungamento della via di s. Nicola di Tolentino. Poiché
questo taglio stradale avrebbe portato la demolizione di una no-
tevole parte dell'antico muraglione, che sape vasi esistere nel
terrapieno sotto la Casina Spithòver e che è segnato anche nella
« Forma Urbis » del prof. Lanciani, l'ing. Brosca fu sollecito
ad interessare l'Ispettorato edilizio, perchè fosse impedita la
manomissione di quell'insigne avanzo monumentale. Propose a
tal uopo un accesso sul luogo per risolvere la questione di co-
mune accordo: e tale accesso con l'Ispettore edilizio ebbe luogo
il giorno 4 febbraio 1909.
Essendo stato constatato che per l'apertura della nuova via
privata sulla direttiva di quella di s. Nicola di Tolentino si sa-
rebbe dovuto distruggere il vetustissimo muro per tutta la lar-
ghezza della zona stradale, che è di circa 15 metri, si convenne:
1° che l'Ispettorato edilizio avrebbe chiesto alla Direzione della
Società Sallustiana la parziale sospensione dei lavori di demo-
lizione e di sterro, limitandoli in altezza fino al livello superiore
Atti della Commissione
Più tardi però la Società Sallustiana, abbandonato il pro-
getto primitivo, ne presentò un altro al Comune come semplice
modificazione di quello ; e consisteva in un gruppo di edifici per
abitazioni private, portando al livello stradale le fabbriche che
prima erano state progettate al piano più alto della villa, ed
aprendo in mezzo ad esso due vie private, l'ima con sbocco sulla
via delle Finanze, l'altra di congiungimento fra le vie Piemonte
ed Àureliana. Queste modificazioni, che di fatto alteravano so-
stanzialmente, nell'interesse archeologico, il primo progetto, fu-
rono approvate dalla Commissione Edilizia nell'agosto del 1908
e rese esecutive, senza che la Commissione Archeologica ne
avesse avuta alcuna notizia.
Sul principio dello scorso anno 1909 l'ispettore archeolo-
gico ing. Brosca si avvide che la Società Sallustiana aveva ini-
ziato i lavori in modo difforme dall'antico progetto, e che questi
lavori erano diretti ad eseguire l'apertura di una nuova strada
in prolungamento della via di s. Nicola di Tolentino. Poiché
questo taglio stradale avrebbe portato la demolizione di una no-
tevole parte dell'antico muraglione, che sape vasi esistere nel
terrapieno sotto la Casina Spithòver e che è segnato anche nella
« Forma Urbis » del prof. Lanciani, l'ing. Brosca fu sollecito
ad interessare l'Ispettorato edilizio, perchè fosse impedita la
manomissione di quell'insigne avanzo monumentale. Propose a
tal uopo un accesso sul luogo per risolvere la questione di co-
mune accordo: e tale accesso con l'Ispettore edilizio ebbe luogo
il giorno 4 febbraio 1909.
Essendo stato constatato che per l'apertura della nuova via
privata sulla direttiva di quella di s. Nicola di Tolentino si sa-
rebbe dovuto distruggere il vetustissimo muro per tutta la lar-
ghezza della zona stradale, che è di circa 15 metri, si convenne:
1° che l'Ispettorato edilizio avrebbe chiesto alla Direzione della
Società Sallustiana la parziale sospensione dei lavori di demo-
lizione e di sterro, limitandoli in altezza fino al livello superiore