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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 44.1916

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Di alcune lettere inedite die Bartolomeo Broghesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.14886#0100
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DI ALCUNE LETTERE INEDITE
DI BARTOLOMEO BORGHESI

Bartolomeo Borghesi, a cui appartengono alcune lettere ine-
dite da me ritrovate, non ha bisogno certo di essere presentato
ai lettori di questo Bulletiino.

Mi corre invece l'obbligo di mandarvi innanzi alcune parole
per spiegare come esse sfuggissero alla commissione di dotti
istituita, un mese appena dopo la morte di lui, dall' imp. Na-
poleone III, per ricercare in Europa, e in Italia specialmente ed
a Koma, tutti gli scritti e le lettere di carattere scientifico di
questo grande italiano, che il Mommsen non dubitò in fronte al
volume delle Inscriptiones regni Neapolitani di chiamare suo
maestro.

Una tale spiegazione apparirà plausibile, almeno in parte,
dopo che avrò fatto una breve presentazione dei tre personaggi,
ai quali queste lettere furono dirette, e accennate alcune circo-
stanze intorno al tempo in cui la commissione imperiale, presie-
duta dal Desjardins. e composta fra gli altri di Leone Renier,
Noél des Vergere, Celestino Cavedoni, G. B. De Rossi, fece in
Roma le sue ricerche.

Dei tre personaggi, a cui il Borghesi indirizzò alcune let-
tere, il meno noto è certamente Pietro Tessieri.

Nato a Chieri il 24 luglio del 1802, fattosi religioso nella
Compagnia di Gesù il 5 gennaio 1819 vi durò fino al 6 feb-
braio 1854. In questo tempo insegnò fisica e matematica, e quale
compagno del p. Marchi Giuseppe nella direzione del Museo
Kircheriano l'aiutò nella pubblicazione di un'opera, di cui ora
 
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