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https://doi.org/10.11588/diglit.14886#0282
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0.5
1 cm
Frammento di annali trovato a Ostia
217
iscrizione determina la data esatta del loro consolato, e aggiunge
i prenomi taciuti per entrambi dalle fonti letterarie.
Sono registrati per l'anno 37 più numerosi avvenimenti che
non per il precedente. A Un. 17-18 abbiamo Ja conferma mo-
numentale della notizia già data dalle nostre fonti letterarie
della morte di Tiberio avvenuta a Miseno il 16 marzo. La salma
fu dai soldati portata a Roma, dove giunse il 29 marzo; il 3
aprile furono celebrate le solenni esequie. Il 1° maggio morì
Antonia, il 1° giugno e il 22 o il 23 luglio furono distribuiti
dei congiarii.
Quanto si riferisce alla morte e ai funerali di Tiberio era
già quasi del tutto noto. La data della morte è assegnata da
Tacito (Ann. VI. 50) e da Suetonio (Tib. 73) al 16 marzo come
nel nostro documento. Cassio Dione invece (LVIIT, 28) la dice
avvenuta al 26 marzo con evidente errore, perchè tale data non
coucorda col numero degli anni, mesi e giorni di regno e di
vita che Dione nel luogo stesso si compiace di re<;=^ v\*wwa
Che la morte sia avvenuta a Miseno, tutti e t EJ2
citati riferiscono. Suetonio ci narra del trasporto d E_ ^jr^
Roma per opera dei soldati (x) e di nuovo Sueto —
Dione ci attestano del ftinus publicum che fu cele E. a
Apprendiamo in più dal nostro monumento le daljjLr |
in Roma della salma e del pubblico funerale. La lui E. 5
cerimonie funebri romane era spesso assai notevole ( Cu
caso di Tiberio vediamo, che, tra la morte e la erti
sero 18 giorni. Naturalmente si doveva sapere ini ^ £
lunghi periodi di tempo il disfacimento del cadavere. =" "q
— co
si legge corpus in urbe perlatum. Non credo sia u = r—.
reggere in urbem; dicendosi perlatum e non illa.i = i c 5
E ^ ^
(') Suet, Ti!/., 75, Cai., 13. È notevole nel primo il =~
somiglianza di forma col testo dell'iscrizione: corpus... /• E
lites deportatimi est. crematumque publico funere.
* 1 Cuq, Funus, in Daremberg-Saglio, Dict. des antiqU
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iscrizione determina la data esatta del loro consolato, e aggiunge
i prenomi taciuti per entrambi dalle fonti letterarie.
Sono registrati per l'anno 37 più numerosi avvenimenti che
non per il precedente. A Un. 17-18 abbiamo Ja conferma mo-
numentale della notizia già data dalle nostre fonti letterarie
della morte di Tiberio avvenuta a Miseno il 16 marzo. La salma
fu dai soldati portata a Roma, dove giunse il 29 marzo; il 3
aprile furono celebrate le solenni esequie. Il 1° maggio morì
Antonia, il 1° giugno e il 22 o il 23 luglio furono distribuiti
dei congiarii.
Quanto si riferisce alla morte e ai funerali di Tiberio era
già quasi del tutto noto. La data della morte è assegnata da
Tacito (Ann. VI. 50) e da Suetonio (Tib. 73) al 16 marzo come
nel nostro documento. Cassio Dione invece (LVIIT, 28) la dice
avvenuta al 26 marzo con evidente errore, perchè tale data non
coucorda col numero degli anni, mesi e giorni di regno e di
vita che Dione nel luogo stesso si compiace di re<;=^ v\*wwa
Che la morte sia avvenuta a Miseno, tutti e t EJ2
citati riferiscono. Suetonio ci narra del trasporto d E_ ^jr^
Roma per opera dei soldati (x) e di nuovo Sueto —
Dione ci attestano del ftinus publicum che fu cele E. a
Apprendiamo in più dal nostro monumento le daljjLr |
in Roma della salma e del pubblico funerale. La lui E. 5
cerimonie funebri romane era spesso assai notevole ( Cu
caso di Tiberio vediamo, che, tra la morte e la erti
sero 18 giorni. Naturalmente si doveva sapere ini ^ £
lunghi periodi di tempo il disfacimento del cadavere. =" "q
— co
si legge corpus in urbe perlatum. Non credo sia u = r—.
reggere in urbem; dicendosi perlatum e non illa.i = i c 5
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(') Suet, Ti!/., 75, Cai., 13. È notevole nel primo il =~
somiglianza di forma col testo dell'iscrizione: corpus... /• E
lites deportatimi est. crematumque publico funere.
* 1 Cuq, Funus, in Daremberg-Saglio, Dict. des antiqU
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