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Paribeni, Roberto: Frammento di annali trovato a Ostia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14886#0214
Frammento di annali trovato a Ostia
209
non potremmo in alcun modo dire. Il nostro frammento infatti
era stato strappato dalla sua sede originaria, e questa poteva
anche essere a molta distanza dal luogo di trovamento. Infatti
altri due frammenti della stessa nostra iscrizione sembrano essere
stati trovati lungi da qui. Sono pubblicati in C. I. L. XIV ai
nn. 244 e 245 e si riferiscono l'uno agli anni 19-21, l'altro agli
anni 84, 91, 92 dell'era volgare; la identità delle formule e del-
l'ordine seguito nella redazione, le misure delle colonne e delle
lettere mi pare ci assicurino, che si tratta di più frammenti dello
stesso documento.
Il frammento n. 245, ora al Vaticano, fu trovato negli scavi
eseguiti al principio del sec. XIX da Giuseppe Petrini, dei quali
parla il Fea nel suo Viaggio ad Ostia, pubblicato nel 1802.
Ora tali scavi ebbero luogo verso mare(1). L'altro frammento
n. 244, passato con le cose di Emiliano Sarti al Capitolino, era
già noto a Girolamo Amati, il quale era informato degli scavi
che in territorio ostiense praticavano tra il 1824 e il 1829 i
fratelli Cartoni. Quegli scavi ebbero luogo fuori dell'antica città
presso la chiesetta di S. Ercolano, avanti al Tempio di Vulcano,
e ad ovest del Teatro (2). L'uno e l'altro frammento si rinven-
nero pertanto lungi dal luogo di questo terzo.
L'ordine seguito nella cronaca è questo: anno per anno si
ricordano prima i consoli ordinari e suffetti di Koma, poi gli
avvenimenti più notevoli, o giudicati tali ai fini che i redattori
si proponevano ; da ultimo i nomi dei magistrati superiori ostiensi.
Per permettere di distinguere a colpo d'occhio un anno dall'altro,
i nomi dei due consoli ordinari che sono i primi ricordati in
ciascun anno, escono alquanto in fuori verso sinistra dall'allinea-
mento della colonna.
(') Cfr. G. I. L., XIV", 245 e pag. 1 ; Fea, Viaggio ad Ostia, pp. 59,
61 e 62; Paschetto, Ostia, pag. 500.
(2) G.I.L., XIV, 244 e pag. 2; Paschetto, loc. cit, pag. 528.
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non potremmo in alcun modo dire. Il nostro frammento infatti
era stato strappato dalla sua sede originaria, e questa poteva
anche essere a molta distanza dal luogo di trovamento. Infatti
altri due frammenti della stessa nostra iscrizione sembrano essere
stati trovati lungi da qui. Sono pubblicati in C. I. L. XIV ai
nn. 244 e 245 e si riferiscono l'uno agli anni 19-21, l'altro agli
anni 84, 91, 92 dell'era volgare; la identità delle formule e del-
l'ordine seguito nella redazione, le misure delle colonne e delle
lettere mi pare ci assicurino, che si tratta di più frammenti dello
stesso documento.
Il frammento n. 245, ora al Vaticano, fu trovato negli scavi
eseguiti al principio del sec. XIX da Giuseppe Petrini, dei quali
parla il Fea nel suo Viaggio ad Ostia, pubblicato nel 1802.
Ora tali scavi ebbero luogo verso mare(1). L'altro frammento
n. 244, passato con le cose di Emiliano Sarti al Capitolino, era
già noto a Girolamo Amati, il quale era informato degli scavi
che in territorio ostiense praticavano tra il 1824 e il 1829 i
fratelli Cartoni. Quegli scavi ebbero luogo fuori dell'antica città
presso la chiesetta di S. Ercolano, avanti al Tempio di Vulcano,
e ad ovest del Teatro (2). L'uno e l'altro frammento si rinven-
nero pertanto lungi dal luogo di questo terzo.
L'ordine seguito nella cronaca è questo: anno per anno si
ricordano prima i consoli ordinari e suffetti di Koma, poi gli
avvenimenti più notevoli, o giudicati tali ai fini che i redattori
si proponevano ; da ultimo i nomi dei magistrati superiori ostiensi.
Per permettere di distinguere a colpo d'occhio un anno dall'altro,
i nomi dei due consoli ordinari che sono i primi ricordati in
ciascun anno, escono alquanto in fuori verso sinistra dall'allinea-
mento della colonna.
(') Cfr. G. I. L., XIV", 245 e pag. 1 ; Fea, Viaggio ad Ostia, pp. 59,
61 e 62; Paschetto, Ostia, pag. 500.
(2) G.I.L., XIV, 244 e pag. 2; Paschetto, loc. cit, pag. 528.
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