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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 56.1928

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Galieti, A.: Il tempio italico rinvenuto nell'acropolo di Lanuvium
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https://doi.org/10.11588/diglit.73493#0099
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Il tempio dell'acropoli di Lanuvio

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tempio è sorretto a destra della via e nell'interno dell'ara, da
un muro di opera quadrata testimoniato da una doppia fila
di blocchi messi per lungo e restati in costruzione per un'al-
tezza di m. 0,85. Non vi è dubbio che il muro montasse fino
al piano del tempio, ma le file superiori erano cadute ai piedi
di esso, come apparve nel sottofondare la moderna scala per
eui oggi si accede al monumento. D'altronde questo avanzo di
muro, che a sud doveva congiungersi, formando un angolo
rientrante, alla limitrofa spalla destra della porta dell'acropoli,
fu scoperto solamente per una lunghezza di m. 4 e non è più
visibile, essendo restato nascosto sotto la fondazione dell'opera
moderna. A sinistra, poi, della via antica, attaccato ed a livello
con la porta dell'acropoli, si dilungava un portico in stile dorico,
del primo secolo dell'impero, di almeno due piani, tornato alla
luce nella villa Sforza e di cui la fronte maggiore, che guarda
a ponente, misura circa 100 metri. Il portico, che era quasi
tutto addossato al colle, ha un ambulacro interno largo m. 3,20
e si compone di pilastri rettangolari d'opera reticolata di
m. 0,90 X 0,75 dagli spigoli a tasselli di peperino invece che
di laterizio, da cui sporgono mezze colonne del diametro di
m. 0,42, pure di opera reticolata, ma con ricorsi di mattoni;
colonne che erano sormontate da mezzi capitelli dorici di pe-
perino, con l'abaco di m. 0,54 X 0,295 1 Negli ultimi 20 m.
1 Oltre le Notizie degli Scavi, 1884, pag. 44 e 239, cfr. l'ampia de-
scrizione che di esso si fa nei cit. Monumenti, pag. 348-359, illustrata
da riproduzioni fotografiche e da rilievi grafici. Già prima G. B. Colburn,
Civita Lavinia the site of ancient Lanuvium in American Journal of Ar-
chaeology, XVIII (1914), pag. 188-189, ne aveva trattato con una descri-
zione molto sommaria e con piantina (pag. 192), di cui non si può garen-
tire l'esattezza. Del resto sul rinvenimento del portico e di altri avanzi
nella stessa zona di territorio si trovano notizie in R. P. Pullan, The
discoveries at Lanuvium in Arch. Journal, XLI (1884), pag. 327 seg.;
W. Helbig e T. Crudeli, Scavi di Civita Lavinia in Bull. dell'Istituto,
1885, pag. 297, n. 2; J. S. Lumley, Antiquarian researches at Civita Lavi-
nia in Archaeologia, XLIX, 1886, pag. 370 seg., con tavole; Lord Savile,
 
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