CARPACCI.
de alquanto nell'cllremità del quadro* Fra Sileno, e'I Satiro, s'inter-
pone una Baccante , che porta in capo Ja sacra ceda di Bacco , da
cui elee fuori la zampa del vitello in contrasegno del gasligo di Pen-
teo ; travolge costei la faccia, ed apparisee appena con la spalla, e col
braccio ignudo , nell' alzar la mano alla misteriosa ceda ; e dietro di
esia vedeii appena il profilo d'un giovine , che dà il fiato ad una dop-
pia tibia , accordandoli al suono , ed alle voci del Coro baccante. Ma.
nel primo piano più avanti giace in terra una Donna seminuda solle-
vata col deliro braccio piegato ad un poggiuolo , reggendo il capo
sii la mano ; e quasi per io strepito seossa dai sonno, travolge il vol-
to verso Sileno, che le viene incontro, e la riguarda Quella è Ve-
nere vulgare , c terrena, standole a sianco l'Amore impuro , che rac-
colte le braccia t li appoggia sopra la sua spalla ; hà ella disvelato il
petto, e'I seno, e stende la sinistra , pigliando in terra il manto, che
ricuopre il rello del corpo; e vaga, è Patto di tutta la figura nel sol-
levare alquanto un ginocchio, distesa avanti l'altra gamba, e'I piede,
che esee fuori del manto d'un colore giallo chiaro cangiante in oseu-
ro paonazzo; e'I volgersi di costei verso Sileno denota la corrisponden-
za tra F ubbriachezza , e la lascivia . Dall' opposto lato appressb le
ruote del Carro di Bacco nel primo piano , siede in fianco , e si piega
un Satiro, esponendo le spalle ; con la delira abbraccia il collo d' una
Capra , e 1* avvicina per baciarla ; posa la sinistra mano à terra , ma
quella col braccio si taglia nell' altra estrema linea del Quadro . Sopra
la cornuta fronte della Capra isletta , e dietro il Carro di Bacco , ap-
parisee alquanto un Fanciullo, che porta un vaso in sù la spalla , e
più sopra una giovane baccante scuote con ambe le mani , li cembali,
formati in due seudetti di rame, travolgendo la faccia lieta , e ridente.
In cima si avanza la testa di un Elefante , e'I suo governatore in collo
che lo regge > con la verga in • contrasegno del ritorno di Bacco dall'
Indie ; e quelle due figure alquanto si tagliano ancora nell' ellrema li-
nea . Frà'l coro di Bacco , e di Sileno ; là dove le Tigri, e le Capre
sono legate all' uno, e l'altro Carro di Bacco , e di Arianna , rella so-
pra una veduta in lontananza , e s'apre, senza dislaccarsi il compo-
nimento , inter; Olendoli alquanto più in dentro un fauno , ed una
Baccante < Danza il rullico fauno, e saltando agita la tesla , e scuote
il ritorto barione con la sinistra , e suentolando un panno dal braccio,
Io ritiene dietro con la delira; e la Baccante saltando anch'iella , e vol-
teggiandoli alza le braccia sopra il capo , e scuote in aria strepitoso
timpano ignudo il petto, e le chiome,e le velli agitate dal vento .
Così procede, e freme il coro nuzziale , allo llrepito de'Baccanti , e
nel vero che la Pittura eccita i balli, e'I suono, espreiTa la furia , e
la dolce insania , che suole occupare gli animi presi dal vino. Volano
in aria tre Amoretti, il primo porta sù'l capo il tino dell'uve, il ser
condò ha nelle mani una tazza , e\l terzo porta infame un vaio in sù
a spalla . Si s^ ^~'
de alquanto nell'cllremità del quadro* Fra Sileno, e'I Satiro, s'inter-
pone una Baccante , che porta in capo Ja sacra ceda di Bacco , da
cui elee fuori la zampa del vitello in contrasegno del gasligo di Pen-
teo ; travolge costei la faccia, ed apparisee appena con la spalla, e col
braccio ignudo , nell' alzar la mano alla misteriosa ceda ; e dietro di
esia vedeii appena il profilo d'un giovine , che dà il fiato ad una dop-
pia tibia , accordandoli al suono , ed alle voci del Coro baccante. Ma.
nel primo piano più avanti giace in terra una Donna seminuda solle-
vata col deliro braccio piegato ad un poggiuolo , reggendo il capo
sii la mano ; e quasi per io strepito seossa dai sonno, travolge il vol-
to verso Sileno, che le viene incontro, e la riguarda Quella è Ve-
nere vulgare , c terrena, standole a sianco l'Amore impuro , che rac-
colte le braccia t li appoggia sopra la sua spalla ; hà ella disvelato il
petto, e'I seno, e stende la sinistra , pigliando in terra il manto, che
ricuopre il rello del corpo; e vaga, è Patto di tutta la figura nel sol-
levare alquanto un ginocchio, distesa avanti l'altra gamba, e'I piede,
che esee fuori del manto d'un colore giallo chiaro cangiante in oseu-
ro paonazzo; e'I volgersi di costei verso Sileno denota la corrisponden-
za tra F ubbriachezza , e la lascivia . Dall' opposto lato appressb le
ruote del Carro di Bacco nel primo piano , siede in fianco , e si piega
un Satiro, esponendo le spalle ; con la delira abbraccia il collo d' una
Capra , e 1* avvicina per baciarla ; posa la sinistra mano à terra , ma
quella col braccio si taglia nell' altra estrema linea del Quadro . Sopra
la cornuta fronte della Capra isletta , e dietro il Carro di Bacco , ap-
parisee alquanto un Fanciullo, che porta un vaso in sù la spalla , e
più sopra una giovane baccante scuote con ambe le mani , li cembali,
formati in due seudetti di rame, travolgendo la faccia lieta , e ridente.
In cima si avanza la testa di un Elefante , e'I suo governatore in collo
che lo regge > con la verga in • contrasegno del ritorno di Bacco dall'
Indie ; e quelle due figure alquanto si tagliano ancora nell' ellrema li-
nea . Frà'l coro di Bacco , e di Sileno ; là dove le Tigri, e le Capre
sono legate all' uno, e l'altro Carro di Bacco , e di Arianna , rella so-
pra una veduta in lontananza , e s'apre, senza dislaccarsi il compo-
nimento , inter; Olendoli alquanto più in dentro un fauno , ed una
Baccante < Danza il rullico fauno, e saltando agita la tesla , e scuote
il ritorto barione con la sinistra , e suentolando un panno dal braccio,
Io ritiene dietro con la delira; e la Baccante saltando anch'iella , e vol-
teggiandoli alza le braccia sopra il capo , e scuote in aria strepitoso
timpano ignudo il petto, e le chiome,e le velli agitate dal vento .
Così procede, e freme il coro nuzziale , allo llrepito de'Baccanti , e
nel vero che la Pittura eccita i balli, e'I suono, espreiTa la furia , e
la dolce insania , che suole occupare gli animi presi dal vino. Volano
in aria tre Amoretti, il primo porta sù'l capo il tino dell'uve, il ser
condò ha nelle mani una tazza , e\l terzo porta infame un vaio in sù
a spalla . Si s^ ^~'