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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0003
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CAP. XX.
LA CACCIA DEL CINGHIALE CALIDONIO.
La caccia del cinghiale calidonio si vede rappresentata sopra urne
provenienti da Perugia, Chiusi e Volterra, ed è stata uno de' soggetti
lavoriti dagli artefici etruschi delle ultime due città. In genere lutti
questi rilievi mostrano la stessa composizione, e soltanto in alcuni par-
ticolari di minore importanza nonché nelle figure secondarie differiscono
fra di loro. Mei e agro nella mossa prescritta da Senofonte (Cyncgel.
e. X, 11), con Io spiedo (nQofióhov) proteso aspetta a pie' fermo il cin-
ghiale, che gli si slancia addosso furiosamente (qualche volta la punta
dell'arma è già entrata nel corpo della bestia); Ala lan la, generalmente
posta dirimpetto, sta per colpire il cinghiale con la bipenne (scure, ovvero
azza). Quest'arma, nella tradizione letteraria come ne' monumenti d'arte
greca, generalmente assegnata ad un altro fra gli eroi partecipanti alla
caccia, cioè ad Anceo (!), mentre Atalanla vi è munita dell'arco, ne' rilievi
delle urne è diventata addirittura un contrassegno di Atalanla, come Io
è la presenza dell'eroina per le rappresentanze della caccia calidonia a
differenza di altre simili (non numerose però) spellanti alla vita colidiana.
Le altre figure che in alcuni rilievi si vedono aggiunte alle due prin-
cipali sono all'alio secondarie nò caratterizzale in modo da poter essere
denominate.
Principiamo dai rilievi perugini poiché essi recano la composi-
zione piò semplice, ristretta cioè alle figure principali.
IìWII, 1. Cordano presso Perugia; 1. 0,^9. Nel bel mezzo del rilievo
si vede un gran l'usto d'albero; a sin. Meleagro, interamente nudo, nella
mossa descritta; ad. il cinghiale ed a cavallo dell'animale (rimpiccolito
(i) \rd. A. Surber, Die Meleagersage (dissertazione di Zurigo 1880) p. 102 sg,
19
CAP. XX.
LA CACCIA DEL CINGHIALE CALIDONIO.
La caccia del cinghiale calidonio si vede rappresentata sopra urne
provenienti da Perugia, Chiusi e Volterra, ed è stata uno de' soggetti
lavoriti dagli artefici etruschi delle ultime due città. In genere lutti
questi rilievi mostrano la stessa composizione, e soltanto in alcuni par-
ticolari di minore importanza nonché nelle figure secondarie differiscono
fra di loro. Mei e agro nella mossa prescritta da Senofonte (Cyncgel.
e. X, 11), con Io spiedo (nQofióhov) proteso aspetta a pie' fermo il cin-
ghiale, che gli si slancia addosso furiosamente (qualche volta la punta
dell'arma è già entrata nel corpo della bestia); Ala lan la, generalmente
posta dirimpetto, sta per colpire il cinghiale con la bipenne (scure, ovvero
azza). Quest'arma, nella tradizione letteraria come ne' monumenti d'arte
greca, generalmente assegnata ad un altro fra gli eroi partecipanti alla
caccia, cioè ad Anceo (!), mentre Atalanla vi è munita dell'arco, ne' rilievi
delle urne è diventata addirittura un contrassegno di Atalanla, come Io
è la presenza dell'eroina per le rappresentanze della caccia calidonia a
differenza di altre simili (non numerose però) spellanti alla vita colidiana.
Le altre figure che in alcuni rilievi si vedono aggiunte alle due prin-
cipali sono all'alio secondarie nò caratterizzale in modo da poter essere
denominate.
Principiamo dai rilievi perugini poiché essi recano la composi-
zione piò semplice, ristretta cioè alle figure principali.
IìWII, 1. Cordano presso Perugia; 1. 0,^9. Nel bel mezzo del rilievo
si vede un gran l'usto d'albero; a sin. Meleagro, interamente nudo, nella
mossa descritta; ad. il cinghiale ed a cavallo dell'animale (rimpiccolito
(i) \rd. A. Surber, Die Meleagersage (dissertazione di Zurigo 1880) p. 102 sg,
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