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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0063
—( 201 )—
caduto (apparentemente di già ferito) die non ha più forza di difendersi
ma aspetta rassegnalo, col capo chino, il colpo fatale. Appresso, nel fondo
del rilievo stanno due pilastri scanalati, ad uno dei quali si appoggia
una Furia alala che regge una gran face accesa. Segue a sin. un altro
guerriero caduto hocconi e quasi nudo, ferito a quel che pare da un
guerriero luncialo, munito di scudo. La parte superiore del suo corpo
è interamente distrutta. Davanti alla sua gamba sin. si vede una corazza
(omessa nella nostra incisione come nella tavola del Museo Chiusino). A.
sin. della Furia, nel fondo, finalmente si osserva un terzo pilastro.
Sopra ogni fianco dell'urna e rappresentato un Centauro, quello
a sin. (molto mutilato, soltanto la parte centrale è conservala) tiene una
donna nuda nel braccio (ved. sopra lav. LXVI n. 8 p. 160), l'altro
regge con ambedue le mani un albero.
In sostanza il fatto rappresentato in questi due rilievi è lo stesso,
si tratta cioè dell'irruzione di un giovane eroe in un santuario col l'aiuto
di compagni armali. Ma egli non riesce nell'impresa, anzi è forzato di
ricoverarsi all'altare stesso, mentre i suoi compagni (n. 2) soccombono
ai difensori del sacro luogo. Un particolare importante ovvio nel rilievo
n. 1 si è l'intervenzione di due donne, una favorevole, l'altra contraria
all'ardilo aggressore. Che questo particolare manca nel secondo rilievo
non prova in modo assoluto che esso (n. 2) si riferisca ad un fatto di-
verso ; però l'essere rappresentalo nel sarcofago n. 2 un momento
posteriore, cioè la rotta decisa degli aggressori, non è favorevole cer-
tamente al ritenere identici i due soggetti. Sì nell'uno che nell'altro
caso ci manca un'interpretazione sicura.
CAP. XXX.
FANCIULLO AGGREDITO DA UN GUERRIERO A CAVALLO (ATAMANTE FURIR0ND0 ?).
LX.YX1Y, 1. Museo di Perugia: Dempster I, 69,2; Conestabilc
Mon. di Per. XXVIII=LIV, 2; I. 0,55. Un cavaliere imberbe tunicato e
clamidato si muove al galoppo verso d. e con la lancia (non espressa
nel rilievo) mira ad un fanciullo clamidato, il quale, rivolgendo il capo
caduto (apparentemente di già ferito) die non ha più forza di difendersi
ma aspetta rassegnalo, col capo chino, il colpo fatale. Appresso, nel fondo
del rilievo stanno due pilastri scanalati, ad uno dei quali si appoggia
una Furia alala che regge una gran face accesa. Segue a sin. un altro
guerriero caduto hocconi e quasi nudo, ferito a quel che pare da un
guerriero luncialo, munito di scudo. La parte superiore del suo corpo
è interamente distrutta. Davanti alla sua gamba sin. si vede una corazza
(omessa nella nostra incisione come nella tavola del Museo Chiusino). A.
sin. della Furia, nel fondo, finalmente si osserva un terzo pilastro.
Sopra ogni fianco dell'urna e rappresentato un Centauro, quello
a sin. (molto mutilato, soltanto la parte centrale è conservala) tiene una
donna nuda nel braccio (ved. sopra lav. LXVI n. 8 p. 160), l'altro
regge con ambedue le mani un albero.
In sostanza il fatto rappresentato in questi due rilievi è lo stesso,
si tratta cioè dell'irruzione di un giovane eroe in un santuario col l'aiuto
di compagni armali. Ma egli non riesce nell'impresa, anzi è forzato di
ricoverarsi all'altare stesso, mentre i suoi compagni (n. 2) soccombono
ai difensori del sacro luogo. Un particolare importante ovvio nel rilievo
n. 1 si è l'intervenzione di due donne, una favorevole, l'altra contraria
all'ardilo aggressore. Che questo particolare manca nel secondo rilievo
non prova in modo assoluto che esso (n. 2) si riferisca ad un fatto di-
verso ; però l'essere rappresentalo nel sarcofago n. 2 un momento
posteriore, cioè la rotta decisa degli aggressori, non è favorevole cer-
tamente al ritenere identici i due soggetti. Sì nell'uno che nell'altro
caso ci manca un'interpretazione sicura.
CAP. XXX.
FANCIULLO AGGREDITO DA UN GUERRIERO A CAVALLO (ATAMANTE FURIR0ND0 ?).
LX.YX1Y, 1. Museo di Perugia: Dempster I, 69,2; Conestabilc
Mon. di Per. XXVIII=LIV, 2; I. 0,55. Un cavaliere imberbe tunicato e
clamidato si muove al galoppo verso d. e con la lancia (non espressa
nel rilievo) mira ad un fanciullo clamidato, il quale, rivolgendo il capo