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Körte, Gustav [Hrsg.]; Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 2,2) — Berlin, 1896

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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0050
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—( 188 )—

lade cerca di salvare l'amico, pretendendo di essere egli stesso l'Oreste
ricercato ; Oreste non vuol accettare il sacrifizio dell'amico. Quando il
secreto è sul punto di essere scoperto Chryseis palesa al figlio il secreto
della sua origine : non essere Apolline il di lui padre, bensì l'odiato
Agamennone. E Chryses giovane dopo quella rivelazione naturalmente
deve riconciliarsi con Oreste, suo fratellastro, e congedare in pace gli
amici.

Il nostro rilievo nell'insieme combina perfettamente bene con questo
racconto e senz'altro converrebbero i nomi di Oreste e Pilade ai fuggi-
tivi sull'altare e di Chryseis alla donna che intercede in loro favore. Bi-
sogna confessare però che le altre figure non si prestano senza difficoltà
a quest'interpretazione. Imperocché l'uomo a d., dall'apparenza reale,
nella sua mossa tranquilla corrisponde male al Chryses della tragedia, il
quale deve essere stato piuttosto appassionato. Se poi si volesse dare
questo nome all'aggressore dal parazonio sguainato l'uomo dallo scettro
rimarrebbe senza. Ed in ogni caso vale lo stesso del guerriero dal pileo,
il quale non può esser preso per un semplice doryphoros. Egli è bensì
possibile che figure simili ricorressero nella tragedia Sofoclea, di cui noi
conosciamo appena l'andamento generale — ma ad ogni modo l'inter-
pretazione proposta rimane molto ipotetica.

CAPO XXVII.

DUE GUERRIERI FUGGITI AD UN ALTARE.

I rilievi riuniti in questo capitolo rappresentano un fatto simile a
quello ora illustrato, ma certamente diverso perchè manca la donna
protettrice.

L'esemplare più semplice è il n. 2, proveniente secondo il materiale
da Volterra.

L-XXX, fc. Museo di Leida; 1. OM; tufo; Inghirami Mon. Etr.
I, 59. 1 due guerrieri che pongono un ginocchio sopra l'altare sono im-
berbi ed armati di scudo, elmo, lorica e parazonio (tralasciato in quello
a d.). A sin. dell'altare sta in piedi un uomo, pure imberbe e vestito di
himation, il quale addita con la d. il gruppo centrale. Ad. gli corrisponde
 
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