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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0053
—( 191 )—
CAP. XXVIII.
ASSASSINIO ALL'ALTARE (ONFALO).
In questo capitolo abbiamo riunito una numerosa serie di rilievi
chiusini, perugini e volterrani che rappresentano l'uccisione di un uomo
ora imberbe, ora barbalo, armalo o senz'armi, sopra o presso un altare,
che in alcuni fra essi è rimpiazzato dall' onfalò di Apolline. Tutta la
serie si divide agevolmente in cinque gruppi. 11 primo si compone di
quattro rilievi chiusini.
EiXXXII, 1. Chiusi, Museo civico; 1. 0,51. L'uomo seduto sul-
l'altare è barbato ed ha la testa coperta di un pileo, il corpo invece
è interamente nudo. Egli regge nella d. un bastone ossia fusto di un'arma
e senza più difendersi sta per essere ucciso da un giovane clamidato a
sin. che lo ha afferralo per i capelli e nella destra agita il parazonio con
cui colpirlo. A destra dell'altare sta una donna superiormente nuda che
stende la d. verso la vittima, senza dubbio una delle solite Furie. Ad
ogni angolo del rilievo finalmente si vede un guerriero imberbe con il
parazonio sguainalo in mano, compagni, a quel che pare, dell'aggressore.
EiXXXII, 9. Palermo, Museo n. UQ (antica collezione Casuccini) ;
I. 0,89 ; Mus. Chius. 65. Il gruppo principale rassomiglia al n. prece-
dente; l'oggetto che il supplice seduto sull'altare regge nella d. qui ò
chiaramente un bastone. All'aggressore a sin. corrisponde un.altro
simile a d., fra le cui gambe vedesi un'anfora puntuta. Ad ogni angolo
ovvi una Furia alata con face rovesciata. Dietro 1' altare nel fondo si
vedono due colonne o pilastri sormontati da vasi a due anse.
fca. Firenze, Museo archeologico ; urna acquistata nel 1893, trovata
presso Città della Pieve ; l. 0,70 (ved. la zincotlpia qui appresso). Questo
rilievo, in cui tutte le teste son distrutte, in genere è una replica del
n. precedente; ne differisce in un punto essenziale, cioè nell'oggetto che
tiene l'uomo seduto sull'altare, che non è un bastone ma una scure dal
fusto ricurvo. 11 concetto delle due Furie è alquanto diverso, ed al luogo
dell'anfora fra le «ambe dell'aggressore a d. si vede una patera imi-
bilicata.
CAP. XXVIII.
ASSASSINIO ALL'ALTARE (ONFALO).
In questo capitolo abbiamo riunito una numerosa serie di rilievi
chiusini, perugini e volterrani che rappresentano l'uccisione di un uomo
ora imberbe, ora barbalo, armalo o senz'armi, sopra o presso un altare,
che in alcuni fra essi è rimpiazzato dall' onfalò di Apolline. Tutta la
serie si divide agevolmente in cinque gruppi. 11 primo si compone di
quattro rilievi chiusini.
EiXXXII, 1. Chiusi, Museo civico; 1. 0,51. L'uomo seduto sul-
l'altare è barbato ed ha la testa coperta di un pileo, il corpo invece
è interamente nudo. Egli regge nella d. un bastone ossia fusto di un'arma
e senza più difendersi sta per essere ucciso da un giovane clamidato a
sin. che lo ha afferralo per i capelli e nella destra agita il parazonio con
cui colpirlo. A destra dell'altare sta una donna superiormente nuda che
stende la d. verso la vittima, senza dubbio una delle solite Furie. Ad
ogni angolo del rilievo finalmente si vede un guerriero imberbe con il
parazonio sguainalo in mano, compagni, a quel che pare, dell'aggressore.
EiXXXII, 9. Palermo, Museo n. UQ (antica collezione Casuccini) ;
I. 0,89 ; Mus. Chius. 65. Il gruppo principale rassomiglia al n. prece-
dente; l'oggetto che il supplice seduto sull'altare regge nella d. qui ò
chiaramente un bastone. All'aggressore a sin. corrisponde un.altro
simile a d., fra le cui gambe vedesi un'anfora puntuta. Ad ogni angolo
ovvi una Furia alata con face rovesciata. Dietro 1' altare nel fondo si
vedono due colonne o pilastri sormontati da vasi a due anse.
fca. Firenze, Museo archeologico ; urna acquistata nel 1893, trovata
presso Città della Pieve ; l. 0,70 (ved. la zincotlpia qui appresso). Questo
rilievo, in cui tutte le teste son distrutte, in genere è una replica del
n. precedente; ne differisce in un punto essenziale, cioè nell'oggetto che
tiene l'uomo seduto sull'altare, che non è un bastone ma una scure dal
fusto ricurvo. 11 concetto delle due Furie è alquanto diverso, ed al luogo
dell'anfora fra le «ambe dell'aggressore a d. si vede una patera imi-
bilicata.