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è vincitore. Tutto nudo (meno un leggiero panneggio che pende dal
braccio sin.) e munito di casco e di scudo, egli sta per uccidere l'Ama-
zone caduta a' suoi piedi vibrandole un gran colpo di spada. Essa, ve-
stita di un corto chitone che lascia scoperta la mammella d. e di una
clamide affibbiata al collo nonché di stivali, si appoggia con la d. al
suolo o piuttosto ad un elmo che giace per terra e guardando in su cerca
di proteggersi dal colpo mediante lo scudo (della forma propria alle
Amazoni) alzato. Nell'altro gruppo invece l'Amazone è quella che sta
per dare il colpo fatale all'avversario, il quale, già ferito gravemente,
cade con la faccia rivolta al suolo. Quella è vestita similmente all'altra
e vibra nella d. alzala una spada, mentre con l'altra mano afferra lo scudo
del giovane greco, nudo come il suo compagno e privo di arma offensiva.
All'estremità destra del rilievo si vede finalmente un demone fem-
minile, alato alle spalle ed alle tempie, in piedi presso un'ara con fuoco
acceso. Essa è affatto nuda meno un panneggiamento che pende dal-
l'omero sin. e stivali e regge nella sin. una spada; il capo è ornato di
un diadema a foggia di corona murale, il collo di una collana. Ad onta
dell'apparenza, che differisce da quella solila delle Furie, questa figura
dovrà annoverarsi semplicemente alla numerosa schiera di quelle, come
la figura simile che si vede sopra alcuni rilievi riferibili al fratricidio
tebano (vedi p. kH). Tanto l'ara quanto l'ala sin. della Furia sono tagliate
in mezzo per mancanza di spazio.
Questa rappresentanza è l'unica fra i rilievi delle urne etrusche che
si riferisca all'Amazonomachia, soggetto che in genere pare sia trattato
molto raramente dall'arte etrusca.
Molto maggior lode che non l'esecuzione di questo rilievo, che è
piuttosto mediocre, meritano i concetti artistici de'combattenti, ed al-
meno per il gruppo a sin. possiamo indicare l'originale greco, dal quale
esso dipende, in un gruppo del celebre fregio del Mausoleo di Ali-
carnasso, e precisamente in una di quelle lastre che dal eh. Brunn con
verosimili là grande sono state attribuite al sommo Scopa (ved. Ani.
Denkm. II, 161, nota VI, fig. 20, 21). Ad onta di alcune variazioni di
poco conto (nel fregio mancano gli scudi e l'elmo in terra e l'Amazone
ha nella destra il parazonio) l'identità delle due composizioni ci pare
incontestabile. L'altro gruppo, a d., ricorda quello del Mausoleo l. e.
17; xv, fig. m, m.