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Lo spazio vuolo fra questo e le leste delle donne è riempito da due co-
rone con nastri svolazzanti.
11 gruppo a sin. ricorda senz'altro quello di Ifigenia ed Oreste
delle urne chiusine sullodate e perciò il compianto Conestabilc non du-
oito di riferire l'intera rappresentanza allo stesso mito. Vi si oppone però
la seconda donna a d. sicché non possiamo far a meno di dar ragione
al eh. Brunn (voi. I p. 112), che cioè questa rappresentanza si debba con-
irontare piuttosto con la serie che stiamo per esaminare, e con cui la
collega anche il parazonio tenuto dalla donna a sin. Almeno l'artefice
ha subito l'influenza non solamente dei rilievi riferibili ad Oreste ed
Ifigenia, ma anche quella di cotesta composizione purtroppo enimmatica,
ed è probabile che abbia lavorato senza curarsi punto del significato né
degli uni, ne dell'altra.
LV&YIII, 8. Urna Chiusina Mus. Chius. tav. CI; pubblicata da
un disegno non riveduto dal Brunn ; ignoro dove si conservi fattual-
mente l'urna; non l'ho trovatane a Chiusi né a Palermo. I due uomini
sono seduti sopra un'ara bassa fregiata di ghirlande; quello a sin. (al-
meno nel disegno) è barbato e nella sin. regge una spada nel fodero,
mentre il capo è appoggiato alla destra in atto di profonda mestizia. La
donna accanto, vestita di chitone e manto con la d. alquanto alzata gli
fa un gesto, così pare, d'incoraggiamento, mentre nell'altra mano regge
un parazonio o pugnale nudo come le sacerdotesse de'rilievi volterrani.
L'uomo a d. è imberbe ed il suo atteggiamento non esprime tristizia,
benché il significato del suo gesto non sia affatto chiaro. Rivolgendo cioè
la faccia a chi guarda, con la d. addita la donna che gli sta accanto.
Questa, simile nel vestire alla compagna, nella d. tiene il parazonio nudo,
la sin. però, a quanto pare, davanti al corpo regge una patera; il capo
di lei è leggermente chinato verso il giovane seduto.
Queste figure, almeno nell' insieme, non si scostano dal solito tipo,
ma un'aggiunta affatto nuova si è che nel fondo del rilievo si vede un
altare molto più grande, rappresentato prospettivamente sicché l'an-
golo occupa appunto il centro del rilievo, in mezzo ai due uomini seduti.
Sopra il medesimo giaciono le teste recise di due giovani. Un'al-
tra sporgenza tra la donna a sin. e l'uomo barbato seduto, pare sia la
cima di un albero (cipresso). Davanti all'altare piccolo ed ai piedi degli
uomini seduti finalmente si notano due anfore rovesciate.
Lo spazio vuolo fra questo e le leste delle donne è riempito da due co-
rone con nastri svolazzanti.
11 gruppo a sin. ricorda senz'altro quello di Ifigenia ed Oreste
delle urne chiusine sullodate e perciò il compianto Conestabilc non du-
oito di riferire l'intera rappresentanza allo stesso mito. Vi si oppone però
la seconda donna a d. sicché non possiamo far a meno di dar ragione
al eh. Brunn (voi. I p. 112), che cioè questa rappresentanza si debba con-
irontare piuttosto con la serie che stiamo per esaminare, e con cui la
collega anche il parazonio tenuto dalla donna a sin. Almeno l'artefice
ha subito l'influenza non solamente dei rilievi riferibili ad Oreste ed
Ifigenia, ma anche quella di cotesta composizione purtroppo enimmatica,
ed è probabile che abbia lavorato senza curarsi punto del significato né
degli uni, ne dell'altra.
LV&YIII, 8. Urna Chiusina Mus. Chius. tav. CI; pubblicata da
un disegno non riveduto dal Brunn ; ignoro dove si conservi fattual-
mente l'urna; non l'ho trovatane a Chiusi né a Palermo. I due uomini
sono seduti sopra un'ara bassa fregiata di ghirlande; quello a sin. (al-
meno nel disegno) è barbato e nella sin. regge una spada nel fodero,
mentre il capo è appoggiato alla destra in atto di profonda mestizia. La
donna accanto, vestita di chitone e manto con la d. alquanto alzata gli
fa un gesto, così pare, d'incoraggiamento, mentre nell'altra mano regge
un parazonio o pugnale nudo come le sacerdotesse de'rilievi volterrani.
L'uomo a d. è imberbe ed il suo atteggiamento non esprime tristizia,
benché il significato del suo gesto non sia affatto chiaro. Rivolgendo cioè
la faccia a chi guarda, con la d. addita la donna che gli sta accanto.
Questa, simile nel vestire alla compagna, nella d. tiene il parazonio nudo,
la sin. però, a quanto pare, davanti al corpo regge una patera; il capo
di lei è leggermente chinato verso il giovane seduto.
Queste figure, almeno nell' insieme, non si scostano dal solito tipo,
ma un'aggiunta affatto nuova si è che nel fondo del rilievo si vede un
altare molto più grande, rappresentato prospettivamente sicché l'an-
golo occupa appunto il centro del rilievo, in mezzo ai due uomini seduti.
Sopra il medesimo giaciono le teste recise di due giovani. Un'al-
tra sporgenza tra la donna a sin. e l'uomo barbato seduto, pare sia la
cima di un albero (cipresso). Davanti all'altare piccolo ed ai piedi degli
uomini seduti finalmente si notano due anfore rovesciate.