DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0026
tuo assassino, e per restarvi subito spento sul patibolo; onde
per te la fama ed il compianto, e per lui la infamia e la dete-
stazione vieppiù indelebili passassero alla posterità. Tu fosti il
primo uomo d'ingegno e di fama ch'io m'abbia per rinoman-
za conosciuto, e prima ancora di sapere veramente che cosa fos-
sero e rinomanza e fama ed ingegno. Nulla saravvi dunque di
strano, se io, dopo che ciò tutto conobbi, e m'instruii di quello
che tu fosti a' tuoi contemporanei e sarai a' posteri nostri, che
meglio forse anco'ra di noi ti sapranno e conoscere e giudicare
per lo confronto imparziale che di te faranno con 1' età nostra,
non istupirai, io dicea, se ammiratore ed amico io ti divenni,
avvegnaché diverso cotanto sia lo stadio su cui posti fummo
entrambi a consumare il breve nostro terreno pellegrinaggio.
Mosso io dunque dall' amicizia, per le dette cause in me sì di
buon'ora destata e nutrita, non andò guari che due opere per
te mi proposi di eseguire; ed ambo queste cred'io di avere o-
mai onoratamente compiute — Ma pria che eli queste io ti fa-
velli, fa ben di mestieri che lo faccia di quelle, per le "quali ad
altri debbo concedere la gloria di avermivi aperto ed appiana-
to la via .
L' augusta Maria Teresa e Y illustre austriaco mecenate
delle belle-arti Kaunitz, appena giunse a Vienna la infaustissi-
ma nuova del tuo terreno infortunio, vollero che pronta giusti-
zia (i3) vendicasse almeno il male che in te fu commesso, e
che nessuna possanza poteva più riparare. E questa vendetta,
sebbene 1' egregio ed umanissimo animo tuo la volesse rispar-
miata fu nel giro di pochi dì esemplarmente compiuta.
Mentre tale vendetta dalla legge si compiva qui, ove tu
non eri punto conosciuto, e mentre tutta Europa parlava e pia-
gneva di te, gli amici tuoi, i tuoi mecenati, i cultori delle arti
belle, che te conoscevano, e da te solo forse ripetono ornai la
\
per te la fama ed il compianto, e per lui la infamia e la dete-
stazione vieppiù indelebili passassero alla posterità. Tu fosti il
primo uomo d'ingegno e di fama ch'io m'abbia per rinoman-
za conosciuto, e prima ancora di sapere veramente che cosa fos-
sero e rinomanza e fama ed ingegno. Nulla saravvi dunque di
strano, se io, dopo che ciò tutto conobbi, e m'instruii di quello
che tu fosti a' tuoi contemporanei e sarai a' posteri nostri, che
meglio forse anco'ra di noi ti sapranno e conoscere e giudicare
per lo confronto imparziale che di te faranno con 1' età nostra,
non istupirai, io dicea, se ammiratore ed amico io ti divenni,
avvegnaché diverso cotanto sia lo stadio su cui posti fummo
entrambi a consumare il breve nostro terreno pellegrinaggio.
Mosso io dunque dall' amicizia, per le dette cause in me sì di
buon'ora destata e nutrita, non andò guari che due opere per
te mi proposi di eseguire; ed ambo queste cred'io di avere o-
mai onoratamente compiute — Ma pria che eli queste io ti fa-
velli, fa ben di mestieri che lo faccia di quelle, per le "quali ad
altri debbo concedere la gloria di avermivi aperto ed appiana-
to la via .
L' augusta Maria Teresa e Y illustre austriaco mecenate
delle belle-arti Kaunitz, appena giunse a Vienna la infaustissi-
ma nuova del tuo terreno infortunio, vollero che pronta giusti-
zia (i3) vendicasse almeno il male che in te fu commesso, e
che nessuna possanza poteva più riparare. E questa vendetta,
sebbene 1' egregio ed umanissimo animo tuo la volesse rispar-
miata fu nel giro di pochi dì esemplarmente compiuta.
Mentre tale vendetta dalla legge si compiva qui, ove tu
non eri punto conosciuto, e mentre tutta Europa parlava e pia-
gneva di te, gli amici tuoi, i tuoi mecenati, i cultori delle arti
belle, che te conoscevano, e da te solo forse ripetono ornai la
\