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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0027
gloria di essere ancora nominati, tutti si tacquero, compresi for-
se da quello stupore oziosissimo, in cui per ogni doloroso even-
to precipitano sempre le anime volgari. Beniamino Boden (i5)
fu il solo, per quanto io mi sappia, che con uno stridulo carme
funereo ti accompagnò al sepolcro. Ma lo stupore alla fine si
dilegnò, e gli occhi e le menti si aprirono e si fecondarono della
luce, onde da lungi scintillava la Gloria che, non potendo mae-
stosa posarsi sur una tomba degna di te, andò aleggiando per
ogni luogo ove favellare si udiva di arte o di antichità. Ne vano
fu già questo suo vago aleggiare: i suoi raggi guidarono ben to-
sto gli studiosi dell'arte e dell' antichità intorno a' tuoi volumi ;
ed ecco nobilissima torma di dotti e di critici, che tutta si dedi-
ca a propagarne o ad illustrarne ì dettami.
Non verrò già narrandoti adesso tutto minutamente ciò
che sulla tua vita e sugli scritti tuoi fu da tanti e tanti fino a' dì
nostri studiato e pubblicato; che già pensai di fartene pago con
altro mio scritto, che sta qual giunta dell' epistola presente. Di
coloro soltanto e di quelle opere loro qui voglio farti parola, i
quali per una qualche peculiare ragione meritevoli a me sono
sembrati della tua particolare attenzione.
L'Accademia delle Belle Arti di Vienna, di cui l'illustre
Kaunitz suddetto era il benemerito Curatore, procuratisi que'
tuoi manuscritti, che teco avevi neh' ultimo tuo viaggio, impre-
se nel 1776 una nuova e da te quasi preveduta (16) edizione
della tua Storia dell'arte^ in cui mentre protestava di non vole-
re punto alterare il tuo dettato, venne quasi (siccome tutti i cri-
tici opinarono) a deformarlo del tutto.
I Monaci Cistercensi di s. Ambrogio maggiore di Milano,
bene di te e dell'Italia meritarono colf avere dato il primo vol-
garizzamento dell' opera tua magistrale, il quale fu eseguito se-
condo la viennese edizione suddetta dall'ab. Carlo Amoretti^ e
se da quello stupore oziosissimo, in cui per ogni doloroso even-
to precipitano sempre le anime volgari. Beniamino Boden (i5)
fu il solo, per quanto io mi sappia, che con uno stridulo carme
funereo ti accompagnò al sepolcro. Ma lo stupore alla fine si
dilegnò, e gli occhi e le menti si aprirono e si fecondarono della
luce, onde da lungi scintillava la Gloria che, non potendo mae-
stosa posarsi sur una tomba degna di te, andò aleggiando per
ogni luogo ove favellare si udiva di arte o di antichità. Ne vano
fu già questo suo vago aleggiare: i suoi raggi guidarono ben to-
sto gli studiosi dell'arte e dell' antichità intorno a' tuoi volumi ;
ed ecco nobilissima torma di dotti e di critici, che tutta si dedi-
ca a propagarne o ad illustrarne ì dettami.
Non verrò già narrandoti adesso tutto minutamente ciò
che sulla tua vita e sugli scritti tuoi fu da tanti e tanti fino a' dì
nostri studiato e pubblicato; che già pensai di fartene pago con
altro mio scritto, che sta qual giunta dell' epistola presente. Di
coloro soltanto e di quelle opere loro qui voglio farti parola, i
quali per una qualche peculiare ragione meritevoli a me sono
sembrati della tua particolare attenzione.
L'Accademia delle Belle Arti di Vienna, di cui l'illustre
Kaunitz suddetto era il benemerito Curatore, procuratisi que'
tuoi manuscritti, che teco avevi neh' ultimo tuo viaggio, impre-
se nel 1776 una nuova e da te quasi preveduta (16) edizione
della tua Storia dell'arte^ in cui mentre protestava di non vole-
re punto alterare il tuo dettato, venne quasi (siccome tutti i cri-
tici opinarono) a deformarlo del tutto.
I Monaci Cistercensi di s. Ambrogio maggiore di Milano,
bene di te e dell'Italia meritarono colf avere dato il primo vol-
garizzamento dell' opera tua magistrale, il quale fu eseguito se-
condo la viennese edizione suddetta dall'ab. Carlo Amoretti^ e