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Rossetti, Domenico
Il Sepolcro di Winckelmann in Trieste — Venezia, 1823

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https://doi.org/10.11588/diglit.5855#0315
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288

a'miei lettori; queste sono le ragioni per la mia. scelta, e credo di non avervi
errato.

(5) Le prime lettere che Winckelmann scriveva a Berendis, ci fanno com-
prendere, che questi molto lo dissuadesse dal proponimento di farsi cattolico,
e di cercare in Roma la sua fortuna. Ma poi quando ve lo seppe si lieto e si
felice, non desiderava che di avere frequenti relazioni del suo stato e de''suoi
progressi. Winckelmann però, distratto ed occupato, gli faceva lungamente so-
spirare sue lettere, talché dal gennajo 1760 fino al luglio 1767 non gliene scris-
se che sole cinque, sebbene di nulla raffreddata si fosse fra loro l'antica ami-
cizia e cordialità.— Questo Berendis nacque nel 1720 a Seehausen. Fu mi-
litare prussiano, poi divenne, per le raccomandazioni di Winckelmann, instrut-
tore del giovine conte di Biinau. Ebbe poscia la carica di consigliere di guer-
ra in Weimar, e finalmente quella di consigliere camerale e tesoriere. Mori
ai 26 di ottobre del 1785.

(4) Franke era bibliotecario del conte di Biinau, mentre Winckelmann
era segretario della biblioteca medesima. Egli fu 1' autore del celebrato cata-
logo di essa. Divenne poscia bibliotecario dell' Elettore in Dresda, ove mori
a' 19 di giugno del 1770. Per lui ebbe Winckelmann una costante ed affettuo-
sa amicizia, che dopo essersi separati appena si sviluppò, ed andò sempre cre-
scendo. Le lettere cordialissime che gli scrisse dai 7 di dicembre 1755 fino ai
a5 di marzo 1768, ce ne convincono.

(5) Pel barone di Berg avea Winckelmann amicizia sì tenera ed amoro-
sa, che può dirsi averselo egli tenuto veramente per amico del cuore. Le let-
tere che gli scriveva sono piene di sentimenti affettuosissimi. L'amicizia era
per Winckelmann delizia e necessità dell' anima, e sentivasi beato se ne
veniva degnamente corrisposto.

(6) Quante e quali fossero le relazioni che della morte di Winckelmann
si sparsero per tutta Europa, potrà desumersi da quelle che io ne cito nella
di lui Monografia dal §. 56 in poi.

(7) La vita di Winckelmann, abbozzata da Fernow e posta in fronte del-
la ultima edizione fattasi delle sue opere a Dresda nel 1808 , e la prima an-
nata dell'Almanacco degli Artisti da Roma del 1810, ci danno pienissima pro-
va di questa poco verace propagazione.
 
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