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https://doi.org/10.11588/diglit.3669#0119
112 DE BRONZI ETRUSCHI
i confini delle intiere provinole, ed anche delle varie pos*
sessioni di territorio d'ogni particolare, servendo così di mi*
sura all'estensione di possesso dei popoli e dei particolari-
E non è la Moneta una misura anch' essa d' opulenza d' o-
gni popolo e d' ogni particolare? Ora, come noi vediamo
attualmente ne'termini posti a'confini de'particolari territo-
ri delle comunità e delle provincie scritto il lor nome nel'
la facciata del termine che ì detti terreni riguarda, ed il
nome del terreno a confine scritto nelì' opposta facciata;
così usavasi anticamente, con più il volto del nume tutela*
re della terra che indicava il confine, ed in alcune anche
con due opposte facce delle due diverse Deità che apparte-
nevano ai due confinanti, pe'quali era posto quel dato ter-
mine. Non fa d'uopo che io cerchi di ciò testimonianza nei
classici, ove da per se lo attestano i monumenti medesimi
di tal genere, che ornano varj musei col nome d' Erme
doppie. E qui giova il notare, che in quei da me percorsi
in Italia e in Sicilia e nei pubblicati d' altri luoghi, sebbeO
vidi varj di tali Erme di doppia fronte, niuna intiera statua
però vidi io mai con tal particolarità mostruosa, ma bensì
molte e molte Medaglie, parte delle quali ho notate in que-
sto mio ragionamento. Ed ecco un nuovo motivo della so-
spettata relazione fra l'Erma, e le Monete. E se in quella
di Volterra non trovo ragione che m' appaghi del doppia
capo, dedotta dalla Moneta stessa, tenterò ritrovarla nelle
pietre di memoria che han relazione con essa.
Furono in uso quelle pietre col soprapposto capo del Nu-
me nei confini dei territorj, come dissi, ai capi delle pub-
bliche strade, ed alle porte delle case in più luoghi. Pre-
metto che ogni confine di territorio, ( almeno secondo le
i confini delle intiere provinole, ed anche delle varie pos*
sessioni di territorio d'ogni particolare, servendo così di mi*
sura all'estensione di possesso dei popoli e dei particolari-
E non è la Moneta una misura anch' essa d' opulenza d' o-
gni popolo e d' ogni particolare? Ora, come noi vediamo
attualmente ne'termini posti a'confini de'particolari territo-
ri delle comunità e delle provincie scritto il lor nome nel'
la facciata del termine che ì detti terreni riguarda, ed il
nome del terreno a confine scritto nelì' opposta facciata;
così usavasi anticamente, con più il volto del nume tutela*
re della terra che indicava il confine, ed in alcune anche
con due opposte facce delle due diverse Deità che apparte-
nevano ai due confinanti, pe'quali era posto quel dato ter-
mine. Non fa d'uopo che io cerchi di ciò testimonianza nei
classici, ove da per se lo attestano i monumenti medesimi
di tal genere, che ornano varj musei col nome d' Erme
doppie. E qui giova il notare, che in quei da me percorsi
in Italia e in Sicilia e nei pubblicati d' altri luoghi, sebbeO
vidi varj di tali Erme di doppia fronte, niuna intiera statua
però vidi io mai con tal particolarità mostruosa, ma bensì
molte e molte Medaglie, parte delle quali ho notate in que-
sto mio ragionamento. Ed ecco un nuovo motivo della so-
spettata relazione fra l'Erma, e le Monete. E se in quella
di Volterra non trovo ragione che m' appaghi del doppia
capo, dedotta dalla Moneta stessa, tenterò ritrovarla nelle
pietre di memoria che han relazione con essa.
Furono in uso quelle pietre col soprapposto capo del Nu-
me nei confini dei territorj, come dissi, ai capi delle pub-
bliche strade, ed alle porte delle case in più luoghi. Pre-
metto che ogni confine di territorio, ( almeno secondo le