RAGIONAMENTO VII. 28l
Memoria di tal monumento, ho determinato di farne una
Copia, imitando il già pubblicato nel soggetto, e le figu-
re* del vaso nello stile; mentre si trovano uomini ed ani-
mali anche nel vaso, onde trarre la imitazione delle figu-
re e dello stile in generale.
È interessante il giudizio pronunziato dal Lanzi rap-
porto all'arte colla quale il vaso fu dagli Etruschi ador-
nato. In questo gruppo e nell'altro corrispondente, egli
dice, scuopresi l'arte ancora immatura. All'attitudine del-
l' uomo tutto intento a sferzare mal corrisponde la mos-
Sa posata e lenta del cavallo; ne trascura di rilevare il
difetto della figura compagna, che tien la sferza a sini-
stra, né della forma o della proporzione delle altre. Tutto
spira infanzia del disegno: e in un vaso d'argento non
può già ricorrersi ad imperizia di artefice, come si fareb-
be in un vaso di creta, ma convien rifondere la colpa nel se-
Colo », Le figure degli uomini paragonate dal Lanzi con
antiche opere dell'arte furono da esso reputate più rozze
di quel Nettuno che vedesi nella moneta di Possidonia 2.
Gli animali son disegnati meglio: osservazione assai giusta
ch'eo-li estende ad altri monumenti i più antichi d'Italia,
e specialmente ai vasi Campani. E poiché giudicò il carat-
tere scritto nel fondo del vaso referibile al terzo secolo di
Roma o al seguente, così assegnar dovette anche il disegno
a quell' epoca stessa come diremo . Rileva poi neh" os-
servare il vaso che tutto spira nazionalità, il vestitole
ar«ni, i costumi. Quivi assai rozzo, secco, tagliente è il cli-
i Lanzi, Saggio cit-, Tom. n, part. 2 Ved. ser. vi , tav. N4 , num. 4.
W, § xiv, p. 5o5, not. (2).
s. ni 36
Memoria di tal monumento, ho determinato di farne una
Copia, imitando il già pubblicato nel soggetto, e le figu-
re* del vaso nello stile; mentre si trovano uomini ed ani-
mali anche nel vaso, onde trarre la imitazione delle figu-
re e dello stile in generale.
È interessante il giudizio pronunziato dal Lanzi rap-
porto all'arte colla quale il vaso fu dagli Etruschi ador-
nato. In questo gruppo e nell'altro corrispondente, egli
dice, scuopresi l'arte ancora immatura. All'attitudine del-
l' uomo tutto intento a sferzare mal corrisponde la mos-
Sa posata e lenta del cavallo; ne trascura di rilevare il
difetto della figura compagna, che tien la sferza a sini-
stra, né della forma o della proporzione delle altre. Tutto
spira infanzia del disegno: e in un vaso d'argento non
può già ricorrersi ad imperizia di artefice, come si fareb-
be in un vaso di creta, ma convien rifondere la colpa nel se-
Colo », Le figure degli uomini paragonate dal Lanzi con
antiche opere dell'arte furono da esso reputate più rozze
di quel Nettuno che vedesi nella moneta di Possidonia 2.
Gli animali son disegnati meglio: osservazione assai giusta
ch'eo-li estende ad altri monumenti i più antichi d'Italia,
e specialmente ai vasi Campani. E poiché giudicò il carat-
tere scritto nel fondo del vaso referibile al terzo secolo di
Roma o al seguente, così assegnar dovette anche il disegno
a quell' epoca stessa come diremo . Rileva poi neh" os-
servare il vaso che tutto spira nazionalità, il vestitole
ar«ni, i costumi. Quivi assai rozzo, secco, tagliente è il cli-
i Lanzi, Saggio cit-, Tom. n, part. 2 Ved. ser. vi , tav. N4 , num. 4.
W, § xiv, p. 5o5, not. (2).
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