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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Galleria Omerica o raccolta di Monumenti antichi (Band 1) — [S.l.], 1831

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https://doi.org/10.11588/diglit.3664#0196
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contano sedici putti attorno di essa, stando in atto chi
di salire, e chi di scendere dal corpo del fiume perso-
nificato , come le acque salgono e scendono nel di lui
letto. Il senso che attribuiscono gli archeologi a tal
geroglifico, e inclusive il Visconti che sfugge a più
potere di ammettere tali simbologiche interpetrazio-
ni \ dà luogo ad intendere anche quello della Ta-
vola presente.

Dice pertanto il poeta ( 1. cit. ), che schiamazzano
le grue quando fuggono il verno e le immense piog-
ge, venendo alle correnti dell' Oceano o sia del Nilo,
secondo Erodoto \ Ecco dunque una determinata sta-
gione dell' anno. Esse arrecano sterminio e morte ai
pigmei. Dunque dicasi che all'apparir delle grue, vale
a dire al passaggio loro nell'Egitto spariscono i pigmei,
cioè i cubiti delle acque nilotiche: fenomeno che in-
fatti accade, perchè in quella stagione che là com-
pariscono le grue , il Nilo si abbassa e spariscono
per conseguenza i sedici cubiti d' acqua, di cui erasi
aumentato quel fiume. Si osservi difatli, che Omero
ammette in quel conflitto un sicuro sterminio per
la parie dei pigmei, come altresì vediamo nella pit-
tura qui espressa un di essi già caduto per terra
ceder la vittoria alla grue -, mentre vollesi esprimere
che le acque sicuramente si ritirano al comparire
di tali volatili, ed allora fertilizzato il suolo d' Egitto
se ne attende ubertosa raccolta.

i Mas. P. Gleni. Tom. i, Tav. xxxvu.
i Montini. Etruschi, ter. i, pi 98.
 
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